Credo che i titoli sportivi (carte o da tavolo) abbiano un problema di fondo: non riescono a ricreare le sensazioni dello sport in questione così bene come i videogiochi, ormai. Mentre altre attività (costruire ziggurat, edificare regni, salvare principesse, esplorare galassie) sono più “astraibili” e non abbiamo ancora nel nostro cervello sviluppato l’identità tra quell’esperienza e l’immagine di quell’esperienza trasmessa dalla TV in campo sportivo ormai nella maggior parte delle persone questa equivalenza è passata.
Ad esempio ormai per quasi tutti il calcio non è il calcio giocato per strada o nei cortili, ma quello visto in tv. E fare meglio dei videogiochi per ricreare quell’esperienza è impossibile.
Il che non vuol dire che non venga spontaneo sviluppare prototipi per sport che ci appassionano… io stesso ho un gioco di carte sul motociclismo in cerca di editore 
In bocca al lupo, comunque!