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Senza ombra di dubbio il mio muro è la stesura del regolamento.
In mente posso aver tutto chiaro, ma quando mi metto a scrivere sistemo il gioco in maniere talmente sintetica ed astratta che neanch’io quando lo rileggo ci capisco qualcosa. Allora che faccio… cerco di spiegarlo meglio, ma a nuova lettura mi accorgo che è diventato un accozzaglia di roba inutile. Una via di mezzo? Non ci riesco!!!
Tutt’ora dei miei giochi non credo di avere un regolamento ben definito.
Un’altro problema è il dire basta. Cerco contiunamente la perfezione e delle migliorie nei sistemi già consolidati; sono anche il classico giocatore che troverebbe difetti in Porto Rico e Caylus (non che non li abbiano!)
Quindi mi capita spesso di rovinare dei giochi sostituendo delle meccaniche funzionanti con altre che essendo, per me, una novità penso siano migliori delle precedenti. E si rinizia tutto da capo!!!
Altro muro -di cui si è già parlato in passato- è il passaggio dall’ideazione alla realizzazione. Preparare i prototipi per me è una rottura!!!
Molti di voi penseranno… Ma allora cosa trovi di divertente nel creare giochi?
Senza alcun dubbio svegliarsi di mattina presto ed avere in mente un gioco per intero crea uno stato d’animo piacevole; difficilmente descrivibile, ma chiaramente leggibile nel mio entusiasmo. Anche la doccia delle idee è un esperienza unica per me; vi si entra stanchi e con poche idee e dopo una prolungato getto d’acqua se ne esce con una idea del prototipo. La soddisfazione di creare qualcosa di funzionale mi fa credere di essere uno scienziato dell’ottocento.
Quindi, nonostante i numerosi blocchi ed intoppi continuerò a nutrirmi di Logica e Creatività, frutti dall’eden degli autori di giochi.
Karl
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