Allora, ti dico le mie primissime impressioni a caldo.
Il gioco mi ha colpito positivamente: è semplicissimo, ma stimolante. Direi che l’idea è abbastanza geniale 
La cosa che mi chiedo è quanto sia profondo/banale/analizzabile/forzato ecc ecc ecc…
Tu dici che a gioco corretto finisce patta, ma che la cosa non è per nulla scontata e mi fido.
Il problema che può avere è quello del pubblico: è un tipo di gioco molto astratto e spremimeningi, e non tutti lo apprezzano. Io per esempio, che adoro gli scacchi, faccio molta fatica a ragionare su un gioco di questo genere, in cui tutti i pezzi sono uguali. E’ un po’ la sensazione che ho provato giocando a Dvonn: ho ammirato il meccanismo di gioco, ma ho fatto davvero fatica a giocarci per via della sua difficoltà.
Potrebbe piacere molto a damisti o go-isti, secondo me.
La cosa buona è che credo possa essere prodotto con materiali eleganti, ma poco dispendiosi, quindi questo può aiutarti a convincere un editore.
Per quanto riguarda il playtest in CdG, sappi che io sono disponibilissimo. Gigi di sicuro non avrà alcun problema a farti organizzare il torneino, se vuoi. Ma credo che anche portare un prototipo solo e farlo provare ad almeno un paio di persone possa essere un inizio. Non ti preoccupare di quanto sia spartano: gli IDGer sono abituati a usare i materiali più disparati, riciclati e pasticciati
Mario Sacchi - Post Scriptum
http://postscriptum-games.it
Il mondo è bello perché è Mario