Rispondi a: Ma nessuno fa più simulazioni?

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#9042
rporrini
Partecipante

tanis70 wrote:
da quando esistono i personal computer, non ha più molto senso creare giochi di tipo “simulativo” non elettronici, in quanto il pc è molto più bravo e veloce a fare tutti i calcoli necessari ad una simulazione.

Ad esempio, citando due esempi letti nelle vostre risposte:

– un gioco da tavolo simulativo su World of Warcraft è destinato a deludere comunque gli appassionati del gioco online, perchè non riuscirà mai a calcolare tutte le variabili che un computer gestisce in frazioni di secondo, e quindi risulterà sempre o troppo complesso da gestire o troppo banale rispetto alla realtà.

– un gioco da tavolo simulativo sul calcio sarà sempre e comunque troppo lento e complicato da gestire rispetto ad attaccare un joypad alla Ps2 e giocare a Pro Evolution Soccer, che alla fine sarà sempre una simulazione più accurata e realistica di quanto si possa fare con pedine, tabelloni, dadi, tabelle e carte.

Poi, certo, rimarranno sempre i nostalgici che preferiscono una partita ad un wargame simulativo con le pedine in cartone rispetto allo stesso gioco fatto più velocemente e con nessun problema di salvataggi al pc, ma, credo, si tratta di una minoranza destinata col tempo a sparire.

Nota: la prossima “vittima” in ordine di tempo credo saranno i giochi di carte collezionabili “alla Magic” perchè anche qui i pc o le console stanno dimostrando di poter fare di meglio… vedi Eye of Judgement. Per il momento i costi sono ancora troppo alti, ma lasciate a Sony e Hasbro il tempo di trovare la giusta economia di scala…

In definitiva, il mercato è sempre in movimento, le tecnologie ci rincorrano e ci superano e forse sarebbe compito degli autori che vogliono fare di questo mestiere una professione il rimanere al passo con i tempi (e fiutare il vento che cambia, quando cambia).

Avresti ragione su tutto, sennonché sarebbe un triste aver ragione. Il gioco per PC condanna il giocatore a star seduto davanti, appunto, al PC, come vedo in Civetta dove si trova un sacco di gente che si riunisce nella sala di sotto per giocare a Quake o roba del genere. Fra un po’ neanche useranno la voce per parlare malgrado risiedano nella stessa stanza, ma solo la chat.

Altrimenti non si spiegherebbe il proliferare di giochi da tavolo derivati dai giochi per pc a cominciare dalla serie “Age of” ma proseguendo con i vari “Tycoon qualchecosa”.

Post edited by: rporrini, at: 2008/04/23 10:04