Rispondi a: Il peggior prototipo/playtest

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#9699
PaoLo
Partecipante

wallover wrote:

Come regola io consiglio di non eccedere in formalismi, soprattutto quando questi sono un faticoso ostacolo all’evoluzione del design. Poi e’ comprensibile che se ad uno piace fare le cose belle, e’ vero che a parita’ di valore lo stesso gioco se si presenta bene e’ accolto meglio.

Condivido. Credo che da questo punto di vista occorra distinguere ESTETICA e FUNZIONALITA’. Cioè un prototipo non deve essere BELLO, ma deve essere USABILE. Alcuni prototipi dei già citati Acchittocca, pur essendo OSCENI, erano perfettamente utilizzabili, con tabellone comunque di cartone, pedine con consistenza solida, carte comprensibili e mescolabili nelle loro buste. Al resto pensa l’editore.
Un altro conto è presentare una plancia fatta di quattro fogli di carta accostati e delle pedine fatte da quadratini di carta leggera. Su queste ci possono essere tutte le più belle illustrazioni del mondo (nel caso di Raist, NON c’erano), ma il prototipo per me è pessimo comunque. Un prototipo potrebbe paradossalmente essere bellissimo ma magari poco funzionale (e ne ho visti anche di questi).

A proposito poi della faccenda “playtest da dimenticare”, ricordo per esempio i primi playtest di Hammurabi, alla mia prima Berceto. E’ brutto vedere le persone che si interrogano con faccia persa o visibilmente annoiata al tavolo (a volte succede anche coi giochi editi, fateci il callo). In questi casi ricordate due cose:
– che questi playtest danno forse indicazioni più degli altri (fosse anche l’indicazione di lasciar perdere);
– che non è scritto da nessuna parte che in un playtest le partite vanno portate a termine. Se i playtester sono così gentili/dementi da continuare a giocare senza dir nulla nonostante le migliaia di problemi, dimostratevi abbastanza saggi voi da interrompere, fare due chiacchere sulla partita fatta e tirare fuori un gioco decente per rifarsi il palato.

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."