Bella l’idea di valutare il piu’ bello per individuare il piu’ brutto 
Rimane sempre il fatto che i giudizi sono soggettivi, e quindi limitati da un sacco di variabili. Cosa piace o no giocare ai tuoi testers? Che grado di esperienza hanno?
E poi: come sono andate le partite? Avevate sempre decisioni interessanti da prendere? Inizi mosci? Finali scontati? Giocatori tagliati fuori?
Nel materiale scaricabile su IDG ci sono le schede di valutazione usate nei nostri incontri. Sono derivate da quelle progettate da Tom Werneck, e se compilate in modo anonimo possono essere utili, visto che dividono il giudizio in una serie di fattori.
A parer mio, dopo un po’ di esperienze, i playtest dovrebbero soprattutto servire a capire come gira il gioco, ma non aspettarti rivelazioni eccezionali o soluzioni miracolose: l’autore sei tu e soprattutto tu hai la possibilita’ di capire cosa va e cosa no. Considera anche la possibilita’ di non giocare per osservare meglio le dinamiche del gioco, se puoi.
Walter Obert