Rispondi a: meccaniche e aste

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#20354
wallover
Partecipante

parlando con emanuele ornella si discuteva sul fatto che l'asta è una meccanica inflazionata perchè per quanto tu cerchi di “stressarla” fuziona sempre. è una meccanica semplice che si autoequilibra.
se avete letto il regolamento o giocato a Strasbourg vi sarete resi conto che il gioco è semplicemente un'insieme di 45 velocissime aste, 9 aste per 5 turni, in cui i giocatori devono scegliere in quali entrare perchè possono farlo solo 5 volte per turno. un gioco come questo, per quanto in realtà molto scollegato da qualsiasi ambientazione, regge grazie alle peculiarità della meccanica asta.

Chi fosse interessato puo' guardare alla produzione di Knizia di 8-5 anni fa, in Modern Art ad esempio ci sono ben 5 tipi differenti di asta. Utilizzando con mestiere la carattersitica principale dell'asta (fare quasi pagare il giusto prezzo per qualsiasi cosa) ha messo insieme una serie impressionante di “set collection”. Inoltre il turno e' veloce, e tiene anche gli altri giocatori meno interessati sempre in tensione.: vuoi perche' potrebbero essere interessati ad accaparrarsi l'oggetto, vuoi perche' non vogliono che vada via ad un prezzo troppo basso. Rispetto ad un'asta normale forse e' questa la differenza principale, dove uno spettatore difficilmente giochera' al rialzo solo per far dispetto ad un altro.
Oltre a quella cieca (a parer mio piu' datta a giochi light) e quella palese (piu' strategica) una differenza interessante si trova nel definire a chi vanno i soldi puntati.
Non ricordo quale, ma c'e' un gioco dove tutti pagano comunque la cifra puntata (e questa e' drammatica), molte altre dove i soldi tornano in cassa e altre dove essi vanno a chi ha l'ha persa, innescando un meccanismo di riequilibrio.
Oltre a tessere e carte puo' essere utilizzata anche per stabilire quando si gioca o aggiudicarsi delle azioni. Insomma, pur essendo un meccanismo abusato (soprattutto dopo lo sfruttamento intensivo del Dottore) e' difficile farne a meno, e' difficile innovarlo.

Walter Obert