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La sensazione a primo impatto è che ci siano troppe informazioni da gestire. (concordo con CMT)
Tra carte a terra, carte in mano, sacrifici, campioni, e carte dell'avversario, un giocatore “medio” può essere se non sopraffatto quantomeno spaventato da tutte queste informazioni da processare (ripeto è una sensazione a vista, non ci ho giocato).
Inoltre temo che l'impossibilità di reagire ad un'attacco o di avere un modo (prevedibile o meno) di intervenire talvolta nel turno dell'avversario è potenzialmente noioso.
praticamente Tutti i giochi di carte hanno una qualche sorta di segreti, istantanei, trappole o abilità attivate che permettono di alterare il board durante il turno dell'avversario.
Che si intervenga sulle risorse, o sui valori di attacco o difesa di una o più carte queste sono a dir poco fondamentali, anche perchè permettono di dire “sono stato bravo a prevedere quella mossa” , e a sentirsi gratificati dal gioco.
Quanto più è potenzialmente lungo il turno del mio avversario quanto più sento il bisogno di intervenire per rovinargli la festa.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==