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#6249
PaoLo
Partecipante

Vediamo di raggranellare qualche idea. Si tratta di decidere se:

– giocare solo a prototipi o anche a giochi editi;
– giocare solamente o prevedere anche altri momenti;
– se prevedere altri momenti, capire che cosa si può fare.

Per il primo punto, direi che è chiaro che è un appuntamento per autori e playtester, ma non mi sento di proibire categoricamente chi mette sul tavolo un gioco pubblicato. Io stesso l’anno scorso ho giocato ad altro. Mi dispiacerebbe naturalmente molto se un autore non riuscisse a trovare ‘collaudatori’, perché sono tutti impegnati a giocare dell’altro…

Altri momenti: di carne al fuoco se ne potrebbe mettere tanta, ma occorre prepararla per tempo, e condividere tutti questa idea, sennò fare alzare dai tavoli per partecipare ad un incontro potrebbe essere per tanti una violenza. Lo scorso anno il Javest aveva preparata una traccia per una tavola rotonda, che alla fine è diventata una chiaccherata nella tarda serata con gli autori interessati: è stato un momento bello, e non so se avrebbe funzionato se avessimo suonato la campanella dicendo: “su, su, tavola rotonda!”. Detto questo, butto lì qualche idea:

A- Una tavola rotonda classica, sui metodi del “game design” (tipo lo scorso anno, formalizzata);
B- Una tavola rotonda o una chiaccherata sulla possibilità di trasformare IDG in qualche cosa d’altro (esempio: un’associazione). Qui lo dico, qui lo nego: quest’idea mi piacerebbe, e avrebbe bisogno di un lavoro ‘previo’ (chi è interessato, mi contatti).
C- Un mini convegno in cui chi lo desidera porta una relazione di cinque-dieci minuti, con tanto di slide, su un argomento a scelta, in modo da essere non esaustivo ma stimolante;
D- Una piccola esposizione delle tecniche artigianali dei nostri prototipi: portate le vostre carte, pedine, scatole, da mettere su un tavolo, spiegando come le avete fatte;
E- Un cimento da lanciare in questi giorni, che si concluda a Berceto, con i giochi provati là. I giochi del cimento non dovrebbero rubare molto tempo agli altri, quindi c’è da studiare una modalità (party game di 10′?);
F- Una lezione tenuta da qualche autore ‘importante’, su qualche tema da decidere prima;
G- Un workshop (laboratorio creativo) tenuto da un autore importante, con valutazione sul momento (es. Albertarelli e Colovini all’Archimede, se non erro);
H- La “Loggia”. Sfruttiamo la notte per riunirci in piccoli gruppetti nelle stanze dell’ostello pensando nuovi giochi che dovrannoe essere pronti la mattina, dopodiché li autoprodurremo con l’ausilio di un ciclostile e li butteremo dal cielo in tutta la vallata con l’ausilio di un piccolo Cessna. :rolleyes:

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."