Ciao ragazzi. Sto preparando un prototipo e mi serve un suggerimento…
In questo mio gioco ci sono delle risorse che vanno ripristinate in modo casuale, stavo preparando delle carte che indicassero quante risorse di quel tipo vanno posizione e dove. Ho pensato che si può fare la stessa cosa con due dadi. 1 per l'assegnazione del posto (che sono numerati) ed uno per la quantità di risorse. Secondo voi quale può essere la scelta migliore ? e da un punto di vista commerciale, costerebbero meno 2 dadi per scatola o un mazzo di carte ?
1) dado o carte possono influenzare le meccaniche di gioco: col dado è sempre random, se invece le carte pescate non vengono rimescolate, la distribuzione è meno casuale. 2) come costi, più o meno 2 dadi = 15-20 carte. Se nel gioco prevedi già 90 carte, aggiungerne altre 20 non è un problema. Se invece devi fare appositamente 20 carte, forse è meglio usare 2 dadi. Personalmente, per ripristinare risorse in modo casuale, penso sia più gusto lanciare 2 dadi che pescare 2 carte. Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
A pari funzione, sono per la semplificazione: otperei per i dadi. Non si rovinano, non necessitano di bustine, non necessitano di grafica (salvo customizzazzioni), sono meno ingombranti.
Sono maggiormente simbolo di aleatorietà? Se casuali devono essere, meglio di loro non ce n'è!
ciao, sul mio prototipo invece è stata proprio fatta una specifica richiesta da parte di un distributore di cambiare il tiro di dadi (ad ogni turno si tiravano 4 volte i dadi x determinare le 4 risorse da produrre) con l'estrazione dal mazzo di una carta dove erano indicate il numero di cubi x ognuna delle 4 risorse: dicevano che era una parte noiosa per i giocatori quella di tirare i dadi tutte le volte … questo nell'ottica di rendere più family il gioco (non solo con questa modifica, sia chiaro) …quindi credo che siano scelte che possono cambiare a seconda dell'editore che poi ti troverai davanti: l'importante è che entrambi i metodi funzionino bene, tanto poi sceglierà lui … ciao, Marco
infatti, nella preparazione del prototipo si possono utilizzare velocemente i dadi, invece di stare lì a fare tutte le carte. E' bene specificare poi ad un eventuale editore interessato che la cosa si può sostituire con un mazzo di carte. Il più delle volte il giocatore che vede i dadi storce il naso (almeno, nel genere di gioco che sto creando). Comunque per fare un esempio, a me il lancio dei dadi di Tinner's Trail non mi stanca affatto, mentre un mazzo di carte limitato di numero, avrebbe una variabilità ridotta. grazie per i consigli.
il dado è completamente casuale, e non esiste la legge dei grandi numeri in una partita. un mazzo di carte, se non lo rimescoli ogni volta, lo puoi bilanciare.
ovviamente, nel caso di dadi, l'editore ti proporrà di usare quelli con facce 1,2,3 piuttosto che fare la conversione da 1-6. ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
ok, ti butto li un'altro punto a cui pensare, non conoscendo il gioco, se non hai un numero di turni prestabilito, per raggiungere determinate condizioni di vittoria servirà più tempo perchè ci saranno poche risorse. quindi la durata delle partite potrebbe essere rispetto alla media, molto più corte o molto più lunghe.
Se si parla di casualità, il dado è lo strumento per eccellenza, visto che al contrario delle carte non ha alcun tipo di sequenza (la probabilità che esca X è esattamente la stessa a ogni lancio) né un numero finito di risultati consecutivi (ogni carta di un mazzo può uscire una e una sola volta a meno che il mazzo venga rimescolato con gli scarti, l'alternativa sarebbe rimescolare il mazzo ogni volta ma è molto più scomodo che lanciare un dado). Poi occupa meno spazio, è meno soggetto a danneggiamenti, più facile da passarsi in giro…