10. Se volete fare un gioco da tavolo dovete conoscere molti giochi da tavolo leggendo e informandovi il più possibile su nuove uscite e trend di mercato.
9. Tenete presente che non diventerete ricchi con il game design (di sicuro non con il vostro primo… secondo… terzo gioco)… In media il 5% del prezzo di vendita al rivenditore… non puntate al game design come modo per fare soldi.
8. Non preoccupatevi nessuno vi ruberà l'idea! Proteggere la vostra idea è solo molto costoso e non serve a niente (noi l'abbiamo sempre detto).
7. Fatevi ispirare, ma non copiate interi giochi!
6. Cercate di far convivere in modo armonioso meccanica e ambientazione e non appiccicatele se non hanno senso!
5. Ascoltate i consigli del vostro editore e non attaccatevi in maniera morbosa al vostro gioco. Siate flessibili!
4. Non usate tutte le vostre idee su un unico gioco… se un'idea non migliora il gioco… eliminatela!
3. Ascoltate i vostri playtester, ma non accontentateli tutti!
2. Non cercate manuali che vi insegnino come fare gamedesign! Non c'è un modo giusto e uno sbagliato!
1. fate moltissimi playtest… possibilmente con gruppi diversi!
Bella…mi ha fatto tornare in mente “Leitfaden fur Spieleerfinder (und solche, die es werden wollen)” –consigli pratici per inventori di giochi e per chi volesse diventarlo– , un vero e proprio piccolo vangelo di qualche anno fa…scritto da Tom Werneck !
Io e un amico ne ricevemmo una copia omaggio per la nostra prima “disastrosa” esperienza al premio Archimede, tradotto in italiano con prefazione di Sergio Valzania…penso si parli del 1998…una lettura davvero illuminante…dopo quell'esperienza mi diedi letteralmente all'ippica… e adesso che gli ippodromi stanno chiudendo posso finalmente tornare a giocare !
non sono d'accordo con il punto 2. è vero che non c'è un metodo preciso per inventare un gioco, ma ci sono tanti consigli, riflessioni, conoscenze di base, punti di partenza e di vista, nozioni scientifiche e studi di psicologia che, se padroneggiati o quantomeno conosciuti, possono aiutare moltissimo un aspirante esordiente, nella fase di design, nella fase di playtest e nella fase di pubblicazione.
non sono d'accordo con il punto 2. è vero che non c'è un metodo preciso per inventare un gioco, ma ci sono tanti consigli, riflessioni, conoscenze di base, punti di partenza e di vista, nozioni scientifiche e studi di psicologia che, se padroneggiati o quantomeno conosciuti, possono aiutare moltissimo un aspirante esordiente, nella fase di design, nella fase di playtest e nella fase di pubblicazione.
Non è un po' strano che delle persone che, mi pare, non abbiano nemmeno mai provato a sviluppare un gioco, si mettano a dare consigli di game design? O c'è qualcosa che mi sfugge?
Tom Vasel ha realizzato Vicious Fishes illustrato da Angelo Porazzi per Nestorgames e Nothing Personal per Game Salute. Zee sta sviluppando cose come molti di noi… l'altro non è interessato al game design
a me sinceramente sta un pò sulle balle, soprattutto perchè (a differenza di alkyla e di molti recensori) è un pò un venduto che recensisce su committenza… per cui la sua credibilità è dubbia, basta vedere alcune sue recensioni per giochi kickstarter o simili… e poi le sue recensioni sono generalmente lunghe ma non molto esplicative sulle meccaniche, da troppa importanza ai suoi gusti personali. inoltre, quando rovescia tutti i componenti sul tavolo mi da sui nervi. e lo fa sempre. okey, fine dello sfogo personale
OT: i libri che ti consiglio sono: manuale di tom werneck challenges for game designers (utilissimo, prevede teoria ed esercizi) a theory of fun for game designer (bellissimo, lo sto leggendo ora, tratta di COSA E' IL DIVERTIMENTO, e cosa rende divertente un gioco) game mechanics advanced game design (tralasciando la parte riguardante “Machinations”, è un testo abbastanza avanzato e molto utile per sistemi complessi)
challenges for game designers (utilissimo, prevede teoria ed esercizi)
Cosa ci hai trovato di utile in questo libro? A me è sembrato molto deludente. Per di più l'autore non ha chiara la differenza tra meccaniche e dinamiche. Di tutto ciò che ho letto l'unico testo che mi è piaciuto e che trovo sia scritto veramente bene è quello di Jesse Schell, The Art of Game Design.
mi pare strano che gli autori non conoscano l'MDA framework dal momento che la citano diverse volte sul libro, e la spiegano… secondo me challenges for game designers è un ottimo punto di partenza. E' utile come primo approccio alle meccaniche, a capire come esse fanno emergere il gioco, e a come strutturarle per far emergere ciò che si vuole. analizza tutti gli elementi di un gioco e propone diversi approcci ed accorgimenti per cominciare il design di un progetto. illustra il processo iterativo e dei metodi di testing e balancing. Gli esercizi sono degli ottimi spunti e spingono il lettore ad esercitarsi, perchè è solo facendo tanti giochi (belli o brutti) che si impara.
pur essendo legato al mondo dei videogiochi (vedi tutti quei capitoli sulla narrazione e le storie) ci sono anche dei capitoli interessanti che trattano di quando ci si trova a dover inventare un gioco su licenza, o comunque per un determinato target, dell'edutainment e di cose del genere…
io lo consiglio a tutti quelli che stanno cominciando ora.
quali altri libri hai letto Plautus? e perchè ti sono piaciuti/non ti sono piaciuti?
@XtremeGame Siamo un po' OT su questo thread.. comunque ho letto Rules of Play, che è di una pesantezza sconcertante, e ho dato una scorsa a Game Design Workshop. Il mio parere è che molti di questi libri sono di livello base, cioè vanno benissimo se sei proprio agli inizi ma poi sui problemi concreti sono insufficienti. Inoltre trattano l'argomento in modo troppo generale, includendo un sacco di concetti che valgono solo per i videogame.
Interessantissimo tread…. molto importante soprattutto fare tanti playtest, blind playtest; playtest con gruppi diversi, ecc. ecc. a questo punto però a me serve un ulteriore consiglio: cosa fare se, dove abito io (Palermo), non si riesce a trovare un gruppo di playtester neanche a pagarlo a peso d'oro?
La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)
Vai lì per giocare e “studiare”. Parli ai proprietari che sicuramente sono interessati ai giochi da tavolo e ti metti daccordo per tirare su un gruppo di playtest (da usare magari non ufficialmente anche fuori dalle serate ufficiali… a casa tua o altro).
www.negrotraduzioni.com
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