creare una casa editrice

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  • #1485
    mipe
    Partecipante

    Perchè non mettersi in società per creare una nuova casa editrice, si possono dividere i costi di gestione.

    #15562
    PaoLo
    Partecipante

    Benvenuto!

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #15564
    Khoril
    Moderatore

    posso darti due motivi:
    – il lavoro dell'autore e dell'editore sono due cose diverse, se sai fare bene uno non è detto che tu sappia fare altrettanto bene l'altro
    – un autore non vede mai con assoluta lucidità un suo lavoro, per questo è molto proficuo se un editore lavora su giochi non suoi ma di altri autori

    #15569
    Marquito
    Partecipante

    Però l'idea non è affatto malvagia, in una società variegata come potrebbe essere quella di IDG gli autori possono mettere al vaglio opere di altri e non le proprie per cui non è detto che dei buoni autori non possano essere anche dei buoni editori…. anche perché non tutti gli autori di IDG potrebbero essere così “buoni”, ma potrebbero essere molto lucidi a valutare il lavoro di altri.

    Detto questo io sarei onorato di potervi partecipare.

    #15573
    Khoril
    Moderatore

    il lavoro dell'editore non è solo valutare ma fare proprio l'editore… materiali, tecnologia, marketing e molto altro

    mariov penso possa dire qualcosa al riguardo

    #15577
    Mariov
    Partecipante

    Decisamente…
    Decidere quale gioco pubblicare, e anche sistemarlo attraverso i molti playtest, è solo il primo passo, nonché il più divertente. Il lavoro “vero” viene dopo, ed è molto di più.
    Forse ai non addetti ai lavori sembra banale, ma non lo è affatto: l'errore è sempre dietro l'angolo e normalmente si paga caro.
    Tanto per dirne una, se la Days of Wonder sbaglia un mazzo di carte e lo deve ristampare per sostituirlo gratuitamente, se lo può permettere. Se succede a Post Scriptum, o a una neonata casa editrice IDG, può significare aver buttato via i possibili guadagni di un gioco e, soprattutto, il frutto di ore e ore di lavoro.

    Poi per carità, non dico che sia impossibile, anzi! Basta vedere il caso di Florenza, che è un prodotto del tutto all'altezza degli standard di mercato, però non è assolutamente una cosa da prendere sottogamba e in cui gettarsi a capofitto pensando: “ma sì, che ci vuole!”

    Ciao,
    Mario

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #15611
    zx21
    Partecipante

    Ribadisco il mio concetto.

    Il Kit Per creatori di Giochi (un nome a dir poco sfortunato….ma almeno rende l'idea)
    Si tratterrebbe di una specie di valigetta contenente ad esempio:
    Cubettini (10x?) in 6 colori diversi, Un mazzo di carte (es. 6 semi con valori ognuno 1-10), 10 dadi a 6  e 3/4 degli altri tipi, counter in vetro , soldi stile monopoly o similari una decina di miniature , blister in cartoncino
    2/3 mappe esagonali e quadrate, una clessidra  ed altre cosucce del genere.
    Oltre a essere un buon strumento per chi crea giochi (quantomeno nella fase di test) potrebbe essere strutturato con all'interno un paio di giochi, e con la possibilità di crearne in futuro altri a basso costo,sfruttando lo stesso materiale con poche aggiunte, tipo il regolamento una mappa e forse un minimo nuovo componente.

    Consideratelo come un mazzo di carte da ramino una volta in tuo possesso hai uno strumento con il quale puoi giocare a tanti giochi differenti tra loro, basta sapere il regolamento. Ad esempio ramino,canasta,rubamazzetto ecc.ecc., ma sei vuoi giocare a Poker, ti servono le Fish
    Un accessorio.

    Con uno strumento in commercio di questo genere (il Kit appunto) si risolvono alcuni problemi che creare una casa editrice invece ha, primo fra tutti quale gioco pubblicare del tipo: perché quello e non il mio e discorsi di questo tipo che possono portare solamente “rogne”.

    All’interno di questo Kit già di partenza si aggiungono 3/5/10 giochi fatti da varie persone con la possibilità di crearne in seguito altri da aggiungere.

    Io ad esempio un giochino che sfrutti il kit lo avrei già, ed un gioco da famiglia carino e giocabile, uno di quei giochini che forse non vedrà mai (mai dire mai comunque) la luce in altri contesti, ma si adatterebbe benissimo al  Kit come uno dei 5/10 giochi compresi nella scatola.

    #15617
    Stefano Negro
    Partecipante

    Un prodotto come un kit del genere è troppo di nicchia per poter vendere ad un target così ampio ed eterogeneo come le famiglie di giocatori occasionali.
    Mentre chi è interessato a creare un proprio prototipo sa più o meno dove andare a mettere le mani senza bisogno di un kit di pezzi.
    Forse a livello interno come IDG potrebbe essere interessante mettere a disposizione una serie limitata di dadi, pedine ecc che potrebbero fare buona pubblicità quando si presenta un prototipo…ma lascio la parola ai gestori del sito.
    Se non sbaglio la Tana del Goblin ha da qualche parte un pdf per stampare soldi goblinosi da usare nei giochi, personalmente non mi dispiacerebbe trovare delle carte vergini da modificare in photoshop e qualche modello di plancia base.
    Sapete se ci sono in giro file che possono fare al caso mio?

    www.negrotraduzioni.com

    #15618
    zx21
    Partecipante

    Un prodotto come un kit del genere è troppo di nicchia per poter vendere ad un target così ampio ed eterogeneo come le famiglie di giocatori occasionali.

    Anche  Magic all'inizio lo era…
    Al di la di questo, bisogna capire come proporlo alla fine sarebbe una scatola gioco, solo che ha delle componentistiche che usi in maniera diversa da gioco a gioco, intereserebbe a : creatori di giochi (comunque molti e non tutti sono presenti in questo sito), cultori e collezzionisti di giochi, come negoziante lo proporrei anche come  le scatole stile  5 giochi in uno, le classiche confezioni da famiglia, perche i giochi che proponi all'interno saranno comunque di diverssisime tipologie: da quelli semplici-semplici a quelli complessi.
    In definetiva se il Kit (perfavore trovategli un nome migliore!!) ha un aspetto grafico di livello diventa anche appettibile.

    Mentre chi è interessato a creare un proprio prototipo sa più o meno dove andare a mettere le mani senza bisogno di un kit di pezzi.

    E vero , ma ogni volta devo riprogettare il tutto e “disfare” un altro gioco per avere i pezzi che mi servono, e se voglio farlo provare a te che non vivi nella mia zona, con questo Kit mi basta dirti: Usa le carte Personaggio da 1-10 poi prendi 15 cubettini blu/rossi/neri 5 dadi a 6 e 1 a 8, ti spedisco questo
    regolamento e per favore me lo testi e mi dici cosa ne pensi

    Forse a livello interno come IDG potrebbe essere interessante mettere a disposizione una serie limitata di dadi, pedine ecc che potrebbero fare buona pubblicità quando si presenta un prototipo…ma lascio la parola ai gestori del sito.

    Vero potrebbe proprio essere una produzione che inizi così, sarebbe un gioco di TUTTI quelli che ci vogliono aggiungere qualcosa a qualsiasi livello, grafica/gioco/test/idee TUTTI potrebbero esserne coinvolti.
    IN definitiva metterei tranquillamente 50/100 euro per produrlo, se anche altri si mettono in questa ottica.

    Ciao

    #15619
    Mariov
    Partecipante

    Il problema, secondo me, è quanta roba ci vuoi mettere dentro?
    Con che criterio scegli gli elementi e le relative quantità?

    Secondo me è molto difficile fare un kit universale, e non credo che avrebbe mercato perché alla fine sarebbe più economico andare a comprarsi solo i pezzi che servono, invece di un kit intero.
    Potrebbe essere vendibile solo se i giochi all'interno fossero davvero belli, ma anche lì comunque non la vedo facile, perché inevitabilmente sarebbero limitati dal fatto di dover usare gli elementi del kit.

    Comunque a 100 euro a testa serve davvero un mare di gente…

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #15626
    CMT
    Partecipante

    A occhio ci sono solo due modi in cui una cosa del genere potrebbe funzionare:
    – avere già tot giochi che hanno la componentistica (o gran parte di essa) in comune e quindi sono raggruppabili in un kit unico
    – partire dalla dotazione del kit e sviluppare i giochi da inserirvi basandosi su quella.

    Non vedo facile nessuna delle due cose, la prima per questioni di probabilità, la seconda perché sviluppare un gioco sulla base di componenti precisi, anche se possibile, è limitante, e comunque resterebbe il problema non da poco di decidere in partenza quali dovrebbero essere questi componenti.

    Io personalmente non riesco a immaginare un qualunque kit che possa contenere esattamente le cose di cui posso aver bisogno per creare un gioco, con buone probabilità ci sarebbe sempre qualcosa da aggiungere.

    Cérto

    #15632
    zx21
    Partecipante

    Il problema, secondo me, è quanta roba ci vuoi mettere dentro?
    Con che criterio scegli gli elementi e le relative quantità?

    be questo sarebbe da decidere faccendo un analisi delle componetistiche, ma ad esempio se ci inserisci 60 quadrettini in legno marroni, sai che si possono usare come legno/rame/contadini/parucchieri/ e tot altro ovviamente se inserisci tre colori diversi l'uso si triplica ecc. ecc.

    Secondo me è molto difficile fare un kit universale, e non credo che avrebbe mercato perché alla fine sarebbe più economico andare a comprarsi solo i pezzi che servono, invece di un kit intero.

    Non ho mai detto che sia una cosa facile, anche se il kit potrebbe costare 50 euro alla vendita tu ai dentro 10 giochi in partenza con ulteriori che vengono fatti in fasi succesive
    da questo o l'altro autore con costi irrisori: regolamento + planica lalle volte + nuovo accesorio alle volte, e un pò come comprale la PS3 costa una botta ma dopo gioco ad un infinità di giochi pagondoli molto “meno” .

     

    Potrebbe essere vendibile solo se i giochi all'interno fossero davvero belli, ma anche lì comunque non la vedo facile, perché inevitabilmente sarebbero limitati dal fatto di dover usare gli elementi del kit.

    Tu che sei un giocatore compri una scatola con 10 giochi, di vario genere che devono essere solamente funzionanti. Se giochi solamente a due di questi perchè le altre tipologie non ti piacciono hai comunque fatto l'affare visto che tutti noi abbiamo comprato qualche gioco singolo pagandolo 50 euro e giocato solamente una volta.

    Vado a mangiare e rispondo all'ultima tua considerazione dopo perche in definitiva è quella più importante.

    #15633
    zx21
    Partecipante

    A occhio ci sono solo due modi in cui una cosa del genere potrebbe funzionare:
    – avere già tot giochi che hanno la componentistica (o gran parte di essa) in comune e quindi sono raggruppabili in un kit unico
    – partire dalla dotazione del kit e sviluppare i giochi da inserirvi basandosi su quella.

    Direi tutti e due.

    Non vedo facile nessuna delle due cose, la prima per questioni di probabilità, la seconda perché sviluppare un gioco sulla base di componenti precisi, anche se possibile, è limitante, e comunque resterebbe il problema non da poco di decidere in partenza quali dovrebbero essere questi componenti.

    Be 10 carte numerate da 1-10 che rappresntano degli uomin/conigli/figure geometriche sono comunque 10 carte da 1-10 e se penso che questo gioco funziona con questa numerazione posso trasformare l'ambietanzione, perchè è il gioco che funziona e non l'ambientazione (anche se non sempre è così ma in molti casi si).

    Io personalmente non riesco a immaginare un qualunque kit che possa contenere esattamente le cose di cui posso aver bisogno per creare un gioco, con buone probabilità ci sarebbe sempre qualcosa da aggiungere.

    A parte il fatto che accessori singoli da aggiungere sono sempre fattibili dopo la creazione del kit, per eesmpio mi serve da aggiungere dei dischetti colorati di viola, ma a quel punto il tuo gioco potrà costare che ne so 8 euro, perchè usi il resto del materiale dal kit.
    Inoltre potresti creare un giochino per il Kit appunto, dove sfrutti solamente un pezzo di meccanica, perchè a tuo avviso carino di per sè, proveniente da un tuo altro gioco più complesso e completo.

    Ciao

    #15635
    CMT
    Partecipante

    Be 10 carte numerate da 1-10 che rappresntano degli uomin/conigli/figure geometriche sono comunque 10 carte da 1-10 e se penso che questo gioco funziona con questa numerazione posso trasformare l'ambietanzione, perchè è il gioco che funziona e non l'ambientazione (anche se non sempre è così ma in molti casi si).

    Sì, ma tu, per dire, lo compreresti il Risiko se avesse dei cubetti al posto dei carrarmati, una plancia con dei quadrati al posto dei continenti e delle carte numerate da 1-10 della serie “immaginati tu a cosa corrispondono”?
    Io no.
    Per avere X giochi che si appoggiano su materiali standard privi di ambientazione specifica sei comunque limitato a giochi estremamente astratti (le scatole 5 giochi in uno svolgono il loro compito perché hanno tutto il materiale di ogni singolo gioco, con alcuni componenti riutilizzabili, tipo le pedine della dama per giocare a nine men morris, ma la maggioranza separati e ben identificabili).

    A parte il fatto che accessori singoli da aggiungere sono sempre fattibili dopo la creazione del kit, per eesmpio mi serve da aggiungere dei dischetti colorati di viola, ma a quel punto il tuo gioco potrà costare che ne so 8 euro, perchè usi il resto del materiale dal kit.

    Ma può comprarselo solo chi ha il kit. Se non ce l'ha e vuole giocare proprio a quel gioco, il costo sarà di 58,00€ per un gioco che probabilmente ne vale 15.

    Cérto

    #15636
    luccio
    Partecipante

    Partendo dal presupposto che, secondo me, creare una casa editrice sia tuttaltro che semplice e che ci siano ben altri problemi di “come produrre i giochi”, dico la mia su questo sotto argomento e cioè:
    Se al posto di un Kit, si decidesse usare la tecnica di una nota casa editrice italiana, ovvero quella di fare giochi con due mazzi di 55 carte?
    Si potrebbe iniziare cosi, e una volta fatta la “spina dorsale”, si potrebbe pensare a qualcosa di più complesso

    Non è bello ciò che è bello...
    Ma che bello, che bello che bello!

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