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cito il Puzzillo:
Ma com’è che gli autori risolvono l’inevitabile piattume derivante da “piazzo omini, prendo cubetti, scambio cubetti”, e compagnia bella?
La risposta è “buttando dentro delle carte”.
a Catania & Agrigento giochidietrolequinte, mercoludì, linkedin, facebook
intende carte di caramella…
un altro topic in cui si parla di Agricola…
[edit] risposta seria: è più facile secondo me fare un gioco con tante carte che spesso aggiungono imprevedibilità, se non confusione. Più difficile è costruire un gioco dalla meccanica elegante ed essenziale senza l'uso di molte componenti differenti che annebbiano la componente base logico-matematica. Di contro le carte hanno il pregio di ridurre il peso delle regole e di conferire ambientazione al gioco.
Che dire… riesco ad essere d'accordo con tuti e due. Queste cose è meglio dirle qui che sui siti per gamers, ma Agricola io non lo trovo per nulla originale, ne tantomeno dotato di chissa' quale spessore strategico. Sicuramente sovrastimato. Pero' la furbata di aggiungerci tutte quelle carte (impossibili da bilanciare , come giustamente notato dal sagace Puzzillo) aggiunge varieta' ad uno schema fin troppo lineare e piatto-piatto, spesso fumo negli occhi per molti giocatori che ci sono andati a sbattere contro pensando al “giocone”.
Walter Obert
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