sul sito trovate i regolamenti di tutti e 4 i giochi che condividono la stessa ambientazione, quindi anche le stesse immagini (da questo viene la battuta sull'economia). Si tratta di Dominare, Mercante, Courtier e Love Letter.
Io penso che la trovata sia interessante. In verità all'ultima Global Game Jam, io e Gianlu, abbiamo provato a creare due giochi tra di loro collegati … ovviamente non siamo riusciti nell'intento di finire i giochi nell'arco dei due giorni a disposizione … ma chissà, magari riprenderemo quel progetto. Voi avete mai pensato una cosa del genere? da adesso inizierete a pensare come rimodulare i vostri giochi tutti nella stessa ambientazione per poterli proporre come un coordinato ad un editore? Vi piace l'idea o pensate che possa annoiare giocare sempre lo stesso mondo?
Anzi, il sistema parte proprio in tal senso, mi spiego brevemente: inizio dicendo che qualcuno saprà che ho creato un gioco di simulazione sul baseball (e chi non lo sapeva ora ne è al corrente), il gioco possiede plancia, dadi, carte giocatori, carte lanci e battuta, pedine eccetera.
La creazione del gioco di per se è un uno contro uno, ma volevo creare alcune situazioni che coinvolgessero anche più giocatori e alcuni pezzi del gioco.
Sto testando adesso Home Run derby (una gara di fuoricampo) che usa la plancia i dadi e alcune carte, praticamente lascio fuori dal gioco base tutte le pedine ed i vari counter presenti. Questo mi permetterà di donare a chi possiede almeno una copia di Board of Dreams un nuovo gioco rapido e veloce che magari farà avvicinare alla vendita della scatola base almeno un nuovo acquirente.
In più è allo studio una modalità “Torneo” che farà giocare il gioco originale senza le carte giocatori, ma con personaggi creati e fatti crescere dal giocatore. Per questa modalità ci saranno degli altri materiali che potrò far stampare ad i giocatori stessi, oppure li potranno acquistare in stampa professionale.
Insomma tanta carne al fuoco, ma il più è trovare le giuste dinamiche utilizzando al meglio i pezzi che si possiede. Il tutto anche per dare nuova vita ad ogni progetto che altrimenti farebbe la sua strada fino alla normale perdita di interesse anche da parte di chi lo ha creato.
marquito stai parlando di un'altra cosa. non so se hai letto i regolamenti della alderac, ma, si tratta di giochi completamente diversi, con materiali diversi e anche con target diversi, con difficoltà a salire e che escono tutti insieme.
sicuramente è una manovra commerciale, un po' come i giochi da tavolo di D&D o i giochi della games workshop (wargame -> skirmish -> lcg -> gdr). se l'ambientazione tira ne risentono positivamente tutti i giochi della serie. su di me come giocatore esercita un certo fascino, magari ci potessi lavorare anche come autore! firmerei a occhi chiusi per Mouse Guard come ambientazione.
io ne ho messo in wishlist uno solo per ora, ma se funzionassero, col tempo mi convincerei a prendere gli altri.
Scusate il mio intervento fuori argomento, non conosco i regolamenti della alderac. se volete cancello il mio post se troppo OT, oppure fatelo voi, nessun problema.
L'idea non è male ma di certo non mi farebbe cambiare il mio approccio alla progettazione, anche se alcuni miei progetti tecnicamente sono ambientati nello stesso modo, se non mondo. Coi libri già lo faccio, ma direi che è un altro discorso