Vincete ai vostri giochi?

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  • #522
    Linx
    Partecipante

    Io mi reputo un buon giocatore e perlomeno nel mio gruppo vinco spesso in quasi ogni categoria di giochi… tranne nei miei :blink:

    Ormai ho diversi prototipi che considero finiti e negli anni ci ho fatto diverse partite. Uno si aspetterebbe che l’autore del gioco lo conosca meglio di ogni altro e vinca spesso le partite ai propri giochi.

    Per me è l’esatto contrario: sono le mie bestie nere! Riesco a perdere anche quando gli altri, alla prima partita, non hanno ancora ben compreso i meccanismi.

    E sì che i miei giochi non sono molto fortunosi… e sono proprio (ovviamente) del genere che preferisco! Come è possibile tutto cio?

    Che la varietà e l’equilibrio di scelte sia tale da rendere ogni scelta ugualmente buona? No, altrimenti arriveremmo tutti più o meno a pari merito. Le mie scelte sono troppo aiutate dal sistema di gioco? Difficile a dirsi. Sono concentrato con la mente altrove? Puo essere…

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #7367
    PaoLo
    Partecipante

    Probabilmente stai troppo attento alle partite degli altri ed a vedere come vivono il gioco per goderti a pieno l’esperienza agonistica.

    Comunque anche a me nel mio piccolo succede. Ad UR mi stracciano regolarmente, è troppo difficile per me. :)

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #7369
    magobaol77
    Partecipante

    PaoLo wrote:

    Probabilmente stai troppo attento alle partite degli altri ed a vedere come vivono il gioco per goderti a pieno l’esperienza agonistica.

    quoto in pieno. Quando gioco ad un mio gioco il 90% dell’attenzione è volta a scrutare i pensieri dei giocatori, lo svolgersi della partita in termini di equilibrio nei meccanismi, sono molto preoccupato che gli altri giochino sensatamente e si divertano che non ho molta attenzione sul giocare bene.
    A Dragonlords non ho mai vinto, agli altri perdo spessissimo. nica eccezzione Podestà dove vinco spesso ma perchè ci ho giocato tanto che vado quasi in automatico.

    #7370
    Linx
    Partecipante

    Magari fosse così!
    Ritengo che il miglior modo di spiegare i meccanismi del gioco sia applicarli di persona e dimostrare agli altri qual’è la strada da prendere impartendo loro una sonora e illuminante sconfitta (è quello che faccio con ogni gioco nuovo e lo faccio anche con i miei).

    Invece perdo già alla prima.

    E magari mi sfugge pure qualcuno che gioca sbagliato perchè son troppo concentrato. :(

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #7372
    WarAngelo
    Partecipante

    >Linx: Ritengo che il miglior modo di spiegare i meccanismi del gioco sia applicarli di persona e dimostrare agli altri qual’è la strada da prendere

    Fin qui perfetto, e poi lasciare SCEGLIERE a loro la strada tra varie opportunita’.
    Mi piace far giochi che non limitino il giocatore al ragionamento “devo fare cosi’ per vincere” ma ” posso fare cosi’ o cosi'”.
    Per rispondere alla tua domanda base, si’: vinco penso il 95 per cento delle volte a un mio gioco, se lo gioco per vincere.
    Perche’ lo conosco molto bene e anche se faccio giochi apparentemente semplici (e lo sono nell’ imparare le regole) vedo che in tutti conta molto la conoscenza del gioco, e l’esperienza di gioco.
    I Tornei che faccio siano essi di Warangel che e’ il piu’ profondo dei miei, sia a WrestAngel che e’ apparentemente tra i piu’ leggeri, sono sempre vinti da Giocatori con la G maiuscola.
    Per dirne uno che conosciamo tutti bene, Ligabue Andrea che ha vinto sia il Nazionale di Warangel nel 2005 sia il primo dei 4 tornei di WrestAngel l’anno scorso, giocati in 4 Con diverse in giro per l’ Italia.
    Percio’ l’esperienza vedo che conta.
    Percio’ difficile trovare un giocatore che conosca un mio gioco meglio di me.
    Percio’ se gioco per vincere, si, vinco ai miei giochi.
    Ma alle fiere o in Ludoteca non sono li’ per vincere: sono li’ per vedere se il gioco funziona, specie nell’ anno di playtest minimo pre-pubblicazione.
    In quelle partite gioco sia per vincere, sia giocando nel modo piu’ estremo possibile (esempio iperoffensivo o iperdifensivo) per testarlo meglio che posso.
    Dopo che ‘e pubblicato, alle fiere lo gioco per dimostrarlo nel modo migliore che posso aver sviluppato in anni di fiere, “adattandomi” ai giocatori che ho di fronte in quel momento.
    Semplicemente per FARLI DIVERTIRE.
    Perche’ moltissimi giocatori vengono alle fiere per quello.
    Non si avvicinano a questo mondo “per vincere” ma per divertirsi.
    I giochi dovrebbero servire proprio a quello.
    La sfida piu’ interessante e’ fare giochi che ai tornei vengono vinti dai Gamers, cosi’ dimostri con i fatti che non sono ne’ banali ne’ solo aleatori, e allo stesso tempo cosi’ semplici che puoi spiegarli anche a un gruppo di giocatori nuovi in due minuti e veder che si divertono tranquillamente anche loro.

    Se sono all’ oratorio con dei bambini di 8 anni vedete un Angelo,
    di sicuro lascio vincere uno di loro ma mi divertiro’ a creare situazioni divertenti per loro e la loro eta’; se sono a un tavolo con adolescenti ne vedete un altro piu’ adatto a loro e ai loro tempi; se sono con una famiglia cerco di capire chi e’ il “ludico trascinatore” del gruppo e cerco di illuminare lui perche’ sara’ lui a trasmettere agli altri il divertimento; se devo spiegare a dei Gamers a Essen, il linguaggio cambia ancora.
    Innanzitutto parlo in inglese… ahahaha battutaccia…:)
    Se Seyfarth mi chiede di firmargli la sua scatoletta di TATATA!, vedete un altro Angelo ancora, con le gambe che tremano dall’ emozione. Non ho vinto quella partita, volutamente, ma forse l’ ho dimostrata bene, nonostante il mio inglese maccheronico.
    E via, ogni partita, ogni demo e’ un’ avventura nuova.
    E’ li’ il bello del gioco.
    Non c’e’ una formula magica adatta a ogni gruppo di gioco, ci vuole sensibilita’, pazienza, rispetto, buon senso, esperienza….

    L’ esperienza mi ha insegnato che una cosa che accomuna tanti giocatori e’ che sono li’ non tanto per vincere, come molti autori di giochi, quanto per DIVERTIRSI.
    Se posso dare un consiglio ai nuovi autori, giocate e testate per DIVERTIRVI, fate giochi per DIVERTIRVI, andate alle fiere per DIVERTIRVI.
    Il gioco, il gioco successivo e quello dopo 10 anni dal vostro primo gioco, verra’ naturalmente.
    E se si saranno divertiti tanti giocatori insieme a voi, beh, complimenti.
    Per me quella e’ la nostra miglior “vittoria”, come autori di giochi.
    Il tempo e tanti giocatori che ci vogliono bene, non solo come autori ma anche come persone.

    Ciao, a Torino Ludica!
    Angelo

    Angelo Porazzi Games
    www.warangel.it

    #7375
    Linx
    Partecipante

    WarAngelo wrote:

    >Linx: Ritengo che il miglior modo di spiegare i meccanismi del gioco sia applicarli di persona e dimostrare agli altri qual’è la strada da prendere

    Fin qui perfetto, e poi lasciare SCEGLIERE a loro la strada tra varie opportunita’.
    Mi piace far giochi che non limitino il giocatore al ragionamento “devo fare cosi’ per vincere” ma ” posso fare cosi’ o cosi'”.

    I giocatori che provano i miei giochi (che normalmente sono da gamers) sono ben navigati e non stanno certo a sentire mie indicazioni su come va giocato! Fanno come gli pare a loro come al solito, cercando ognuno il loro particolare stile di gioco con cui divertirsi. Io sono solito fare giochi che abbiano diverse strategie perseguibili che cerco sempre di bilanciare fra di loro come probabilità di vittoria. Anche volendo non POTREI spiegar loro cosa fare per vincere.

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #7376
    crisi
    Partecipante

    Jo perdo, spesso e volentieri.

    Nel caso di “Quarantena”, poi, non ho neppure attenuanti: mi è capitato spesso di giocare da solo contro il gioco -controllando una squadra di tre giocatori- e sono stato sistematicamente sconfitto.
    Potrei anzi dire che sono stati i numerosi playtesters a spiegarmi come si gioca, suggerendo ed adottando comportamenti che non mi erano mai passati per la testa (ma che il sistema di gioco, essendo piuttosto flessibile, ammetteva tranquillamente).

    Si può obiettare che tre cervelli lavorano meglio di uno che si finge trino; ma resta il fatto che perdo quasi sempre anche quando gioco con gli altri.
    La spiegazione che mi sono fornito è questa: attuo un procedimento inconscio che mi spinge a perdere anche quando le mie intenzioni sono quelle di stravincere per dimostrare agli altri le potenzialità del gioco (citando liberamente Linx) e in tal modo riesco a mantenere viva anche in me stesso autore la sfida per la scoperta e il miglioramento che contraddistingue l’approccio ad ogni nuovo gioco acquistato in negozio.
    Mi autoinganno per non farmi venire a noja da solo.

    Terribile.

    Post edited by: crisi, at: 2007/02/19 10:55

    "Ci sono almeno due tipi di giochi. Uno potrebbe essere chiamato finito, l'altro infinito. Un gioco finito si gioca per vincerlo, un gioco infinito per continuare il gioco. (…) Non c'è che un solo gioco infinito."

    (James P. Carse – da "Giochi finiti e infiniti")

    #7377
    wallover
    Partecipante

    Personalmente mi trovo d’accordo con molte osservazioni precedenti, e posso ammetterlo: io perdo sempre ai miei giochi. Ovviamente parlo di quelli un po’ piu’ impegnati. Mi piace credere che sia perche’, in quanto autore, preferisco adottare un atteggiamento “esplorativo” piuttosto che “speculativo” (tipico dei gamers). In questo modo mi interessa molto di piu’ il vedere “cosa succederebbe se…” invece della strategia ottimale ma arida di risposte.

    Ma forse e’ solo un patetico tentativo di giustificare l’incapacita’ di far interagire per bene i quattro neuroni allo stato brado che mi girano in testa.

    Curioso, anche io trovo certi miei giochi troppo difficili per me. Sembrerebbe un controsenso: come si fa a inventare giochi che poi non riesci a giocare? Eppure e’ così.

    Walter Obert

    #7378
    mapa
    Partecipante

    Assolutamente daccordo.
    Due possibilità.
    Prima. La consapevolezza di conoscere il gioco molto meglio degli altri porta alla distrazione. E’ come giocare a pallone 7 contro 5: spesso chi è in 7 finisce per perdere.
    Seconda. La concentrazione di osservare gli altri mentre giocano e percepire il loro gradimento o meno degli aspetti del gioco. Un classico venire “ripreso” dagli altri giocatori a non seguire alcune regole appena spiegate.
    La terza è che mi stia rimbambendo, il che può essere perchè vinco non molto spesso ai giochi in genere (non ai miei intendo).
    Ma, pur essendo la più probabile, la tolgo tra le possibilità offerte.
    Sarebbe interessante leggere di qualcuno che invece vince ai suoi giochi, e farci spiegare come fa

    :laugh:

    Mapa

    #7379
    tanis70
    Partecipante

    Anche io perdo abbastanza spesso ai miei giochi (anche a quelli degli altri, però un pò meno spesso che ai miei).

    Credo sia colpa del fatto che adotto molto spesso l’atteggiamento esplorativo/speculativo, forzando strategie o provandone di nuove.

    Penso che l’avere il “mindset” dell’autore ti porta a giocare sperimentando spesso, ed a trovare maggior soddisfazione vincendo con una tattica innovativa o imprevedibile che seguendo il più immediato percorso verso la vittoria.

    #7380
    Linx
    Partecipante

    Che bello! : :)
    Stiamo proprio giustificando la parola “creare”.
    Tutti noi stiamo a mettere insieme qualche decina o meno di meccanismi e poi ci troviamo a interagire gioiosi con i nostri “bambini” stuzzicandoli in tutti i punti e cercando di scoprire il loro carattere che, pur dovendo in teoria dipendere da nostre scelte, in realtà ci è spesso estraneo e riesce lo stesso a vederci curiosi e avidi di nuove sensazioni e scoperte.
    Sarà quindi questo nostro gioioso esplorare che ci distrae da quello che dovrebbe essere l’obiettivo del gioco?

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #7381
    Linx
    Partecipante

    Ma forse e’ solo un patetico tentativo di giustificare l’incapacita’ di far interagire per bene i quattro neuroni allo stato brado che mi girano in testa.

    Il 68,8% di vittorie su spielbyweb mi dicono che i tuoi 4 neuroni girano molto bene nel tuo stato brado!
    Non fare il modesto!

    Dove stiamo andando?
    Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

    (da Flushed Away)

    #7382
    fantavir
    Partecipante

    Vado controcorrente e appoggio Angelo. A me capita di vincere abbastanza ai miei giochi, in particolare nelle prime 2 partite.
    Suppongo che questo dipenda dal fatto che:
    – gioco per guardare le reazione dei miei playtester, ma anche per vincere, per capire in prima persona cosa può provare un giocatore che si cimenta nella mia creatura (è bene osservare il comportamento degli altri, ma anche TE STESSO, soprattutto se a fine partita i tuoi amici ti dicono il classico ‘gioco carino’ e poco altro)
    – i miei avversari conoscono il gioco meno di me e prima di giocare la prima partita ho in mente quale possa essere una tattica vincente e cerco di adottarla
    – i miei amici non sono dei gamers, amano i giochi leggeri e giocano più per divertirsi che per vincere
    Dopo le prime 2/3 partite le percentuali di vittoria diminuiscono. Inoltre non posso aggiornare le statistiche perché cerco di non giocare per osservare meglio gli altri. Se siamo in 5 (come di solito succede) è quasi sicuro che mi metto da parte per far disputare una partita in 4.
    Ciao,
    fantavir

    Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)

    #7383
    WarAngelo
    Partecipante

    >Fantavir: vado controcorrente e appoggio Angelo

    Ciao Franceco
    semplicemnte siamo sinceri:)
    Non ci credo che un Walter o un Mapa che giochi per vincere ai propri giochi non ci riesca.
    Siamo tutti giocatori prima che autori.
    Se invece parliamo delle partite di playtest o dimostrative post pubblicazione andiamo tutti nella stessa corrente: leggo la seconda parte del mio post.

    >Walter: Ma forse e’ solo un patetico tentativo di giustificare l’incapacita’ di far interagire per bene i quattro neuroni allo stato brado che mi girano in testa.

    esatto, “patetico tentativo” di fare il modesto;) Ciao Walter:)

    >Linx: Il 68,8% di vittorie su spielbyweb mi dicono che i tuoi 4 neuroni girano molto bene nel tuo stato brado!
    Non fare il modesto!

    Appunto, “non fare il modesto”, leggi sopra:)
    La modestia e una buona dote che apprezzo ma qui tra amici dove ci si conosce tutti piuttosto bene a me mi annoja;)
    Almeno qui vogliamo esser noi stessi o bisogna mettersi su la mascherina dei “fighetti elitari (come qualcuno ci vede e descrive, non lo penso io, eh) o finti modesti” anche qui?
    Ocio che i giochi dovremmo farli non solo per persone come noi (altrimenti il mercato sarebbe davvero piccolo) ma anche per le “persone normali”, la stragrande maggioranmza delle persone che giocano per DIVERTIRSI.
    Non solo per quelli che giocano solo per vincere e fanno del gioco il metro di misura della loro intelligenza con il loro ristretto gruppo di amichetti che scrive sulla rete.
    Secondo me il rischio di confrontarci solo tra di noi (o i nostri amici molto simili a noi o ai pochissimi che scrivono sulla rete) e’ di perder di vista la sincerita’ che invece vedo tra di noi alle Con dove tutto mi sembra piu’ vero, e la gente normale e vera che vedo alle Con e nel mondo reale.
    Per la quale dovremmo fare i giochi.
    Dovremmo rapportarci e ascoltare un po’ piu’ loro, se vogliamo fare giochi per loro.
    Se invece vogliamo fare giochi “per noi” allora va tutto benissimo cosi’ com’e’ ;)

    Ciao:)
    Angelo

    Angelo Porazzi Games
    www.warangel.it

    #7385
    tanis70
    Partecipante

    E’ vero che siamo tutti giocatori prima che autori, ma niente vieta che un giocatore scarso sia un bravo autore, no? :P :laugh:

    Credo che ci stiamo un pò perdendo in un bicchiere d’acqua.

    E’ ovvio che un gamer che si metta a giocare seriamente ad un gioco (compresi i suoi) contro dei non gamer non può che vincere quasi sempre.

    Credo che la domanda iniziale fosse più: “quando giocate ai vostri giochi lo fate più con l’animo del giocatore che vuole vincere o quello dell’autore che desidera playtestare?”.

    E la risposta probabilmente di tutti è quella che ha dato proprio Angelo nel suo primo intervento: in circostanze diverse tutti noi autori o aspiranti tali adottiamo comportamenti differenti.

    Quando playtesto o mostro il gioco a dei gamers, come a Piossasco, gioco per vincere, ma siccome tendo a sperimentare e gioco con dei gamers, non vinco spesso.
    Se insegno il gioco a dei non giocatori, tendo a giocare rilassato ed a guardare come giocano loro, con il risultato che se c’è un giocatore bravino o due spesso mi battono.
    Se gioco tra amici e decido di giocare per vincere, a volte vinco, a volte no.

    my 2 cents

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