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A proposito di giochi provati, nella ML di GiocaTorino, il nostro P.ruffo ha postato :
Ciao a tutti ,
visto che commenti di carattere generale ce ne sono a quintali , provo a stilare un report un po’ piu’ tecnico .
Parlero’ dei giochi che ho provato dicendo ambientazione tipo di gioco e parere personale ; ovviamente i miei giudizi tengono conto sia dei miei
gusti che della poca esperienza che ho nel testare prototipi quindi
prendeteli per quello che sono.
1) Canastina – 3 Dom – Scopa ( Mapa )
Molto interessante l’idea di creare un mazzo di carte in stile tradizionale col quale giocare piu’ giochi ma con tre domini (colore , numero e simbolo ).
Tra i tre giochi provati mi e’ piaciuto molto 3 dom ( un gioco simile a king , che non conosco ) nel quale il mazziere a inizio partita decide su quale dei tre domini si giochera’ per l’intera manche e vince chi fa piu’ prese .
E’ obbligatorio rispondere col dominio scelto dal mazziere se possibile altrimenti con qualsisi altra carta; ci sono poi 4 carte speciali che il mazziere gioca quando vuole e che starvolgono il turno in cui vengono giocate.
Canastina e scopa seguono abbastanza le regole dei giochi originari ma chiaramente sono adattati al mazzo speciale concepito dall’autore.
Ho riprovato la sensazione di rigiocare a briscola dopo mesi e mesi di Puerto rico.
2) Trollandia ( mapa )
Divertente family games dove i troll devono esplorare vari territori per raccogliere le risorse necessarie a creare dolci.
Il gioco , oltre ad avere un prototipo eccezionale dal punto di vista grafico e dei materiali , e’ basato sulla meccanica deduttiva ; occorre immaginare cosa faranno gli altri troll per non trovarsi in situazioni svantaggiose dovute alla coesistenza o meno di piu’ troll nello stesso territorio.
Non particolarmente profondo ma molto divertente lo faro ‘ giocare a mia filgia quando sara’ pubblicato ( e’ un augurio !!).
3) Lalibela ( P. Mori )
Gioco di tipo tedesco dove i giocatori sono architetti che devo edificare una citta’ grandiosa degna di un grande re.
Molto interessante la meccanica di gioco per cui si puo’ decidere , tramite delle carte che detrminano tra l’altro anche l’ordine del turno successivo , di mettere a lavorare il proprio architetto e un numero variabile da 1 a 5 operai per completare gli edifici della citta’ che danno punti vittoria una volta costruiti.
Ci sono anche tre azioni speciali che possono essere utilizzate rinunciando a posizionare alcuni operai e che variano il normale svolgimento del turno.
Probabilmente occorre modificare qualcosa sulle azioni speciali , nella partita che ho giocato una delle tre abilita’ non e’ mai stata usata e un’altra solo una volta.
4) Enrico il navigatore ( P. Mori )
Gioco di tipo tedesco anche questo dove i giocatori sono degli esploratori navali al tempo di Vasco De Gama che devono portare a termine spedizioni
navali.
Bellissimo !!! E’ il piu’ bel gioco che ho testato nel giorno e mezzo di permanenza alla convention.
Originalissima la meccanica di posizionamento delle pedine numerate nelle varie aree del tabellone per poter effettuare le azioni che sono nell’ordine
:
1) prendere monete o carti speciali nella corte
2) assoldare operai per costrire le navi
3) prendere un progetto di una nave
4) tentare una spedizione con le navi costruite ( l’unico modo per fare punti vittoria ).
Da rivedere a mio parere la meccanica delle spedizioni , provando il gioco ci siamo accorti che due spedizioni fallite diventano difficilmente recuperabili ed il giocatore sfortunato ( perche’ c’e’ una componente di alea nelle spedizioni ) guarda vincere gli altri senza poter fare nulla.
Per il resto il gioco e’ bilanciato e veramente bello .
5) Love pig o qualcosa del genere ( A. Porazzi )
Divetente party game per coppie di maiali !!! Piu’ si sporcella piu’ ci si diverte !!
Un componente della coppia formula una domanda oppure si sottopone ad una prova ( tipo riconoscere la pancia o l’uccello .. O_o’ del parter ) .. riuscira’ il mal capitato a superare la prova o trovare la risposta giusta ?? Se si bene altrimenti … insulti mai visti !!!!!
6) Luci alla Mole ( G. Sartoretti )
Siamo artisti che devono illuminare la mole di Torino.
A turno utilizzando delle carte colorate in combinazione tra loro bisogna ricoprire parti della Mole con le luci del proprio colore.Vince chi termina prima le prorie luci ed illumina maggiormrnte il monumento.
Gioco semplice e veloce abbastanza astratto ideale per le famiglie.
7) Dragon lord ( non ricordo il nome dell’autore ma e’ di Ascoli Piceno )
I giocatori sono maghi appartenenti a gilde di colore differente che devono attrarre a se’ dei Draghi adescandoli con gemme colorate.
Tramite carte speciali , scelte in base all’ordine di gioco che varia da turno a turno , i giocatori posizionano sul tabellone le gemme di un determinato colore e cercano di creare una strada che porti dal centro della plancia alla periferia estrema i draghi dello stesso colore . Le carte pero’ oltre che determinare il posizionamento delle gemme permettono di manipolare quelle gia’ presenti o far muovere i draghi a prorio favore sempre pero’ rispettando la regola per cui un drago di un colore muove verso l’esterno in
un settore di mappa in cui c’e una gemma dello stesso colore.
Interessante il sistema di asseganzione dei punti che avviene tre sole volte nella partita , alta l’interazione tra i giocatori che posso decidere di ostacolarsi o cooperare .
Masquerade ( anche qui non ricordo il nome ma Tinuz puo’ aiutarmi l’ho testato con lui ) [MadAx-Alessando Dentis]
Il gioco e’ ambientato in un palazzo da sette saloni durante una festa mascherata.
Il piano di gioco e’ formato dalle sette sale ed un corridoio che le collega tutte.
In ogni sala del palazzo ad inizio gioco ci sono dieci persone casualmente assortite dei sette colori disponibili.
Il turno si divide in due azioni
1) movimento
2) posozionamento di una carta del tuo colore su una delle 7 sale.
Durante il movimento si hanno a disposizione 3 punti movimento coi quali si possono spostare i cubetti ( persone ) di qualsiasi colore tra una stanza ed un altra , questo serve a creare determinate combinazioni di colori , numero di cubetti o accoppimenti particolari che daranno a fine turno i punti
vittoria a chi si aggiudichera’ quella sala.
Col posizionamento della carta puoi scegliere quanta influenza hai sulla sala a cui la assegni .
Le quattro carte del tuo colore hanno valore 0 – 1 – 2 – 3 ed alla fine turno se hai la maggioranza in una sala ne prendi i punti ( la carta zero dimezza il punteggio della sala a cui viene assegnata).
Regole abbastanza semplici ma non per questo il gioco risulta immediato da giocare , bisogna entrare bene nella meccanica.
Ogni turno viene assegnata una carta speciale ad ogni stanza che ne determina la modalita’ di assegnazione e la quantita’ di punti vittoria.
E’ il gioco in cui ho avuto maggiori difficolta’ di apprendimento non tanto delle regole ma delle carte speciali che stabiliscono come e quanti punti ogni sala da’ alla fine del turno ( sara’ anche che e’ stato l’ultimo gioco che ho provato ed ero veramente stanco ..
Concludo questo report dicendo che oggi ho ripensato e rivalutato molto i giochi che ho provato e mi piacerebbe sicuramente rigiocarne molti ( in special modo quelli di Paolo Mori e Masquerade … devo battere Tinuz :p , e’ stata un’esperienza veramente arricchente da un punto di vista umano e ludico ( secondo me vedere la fantasia e la creativita’ all’opera e’
sempre fonte di speranza )
Grazie a tutti in particolar modo agli organizzatori.
Paolo Ruffo.
Devo assolutamente chiedere scusa pubblicamente a Wallover …. ad ideag ho provato anche due suoi giochi di carte , continuo con la numerazione del precedente report .
9) Star System ( W. Obert )
I due giocatori sono registi cinematografici che hanno a disposizione un cast di 5 carte attore ciascuno , lo scopo e’ indovinare gli attori dell’altro regista .
Gli attori in totale sono 20 , i rimanenti 10 vengono messi in fila sul tavolo e sono manipolabili o consultabili dai giocatori a seconda della azioni che verranno a determinarsi nel turno .
Il gioco e’ di spionaggio-deduzione ; tenendo traccia su un foglio di carta delle catre che hai e di quelle che hai visto per esclusione devi indovinare il cast dell’ avversario.
Molto bella la meccanica delle 4 carte azione che si svolgono durante il turno alcune effettuate dai registi altre automatiche .
Il gioco ha vinto il premio Archimede quindi un guidizio e’ gia’ stato dato da chi di giochi se ne intende veramente , io ho giocato solo pochi turni poi sono stato ‘precettato’ dal Capomuta ( che e’ meglio non contaddire vista l’ ‘importanza’ della sua persona ) ma sicuramente vorro’ completare una partita appena possibile.
10) Bakkushan ( W. Obert )
Pensate al giappone in primavera quando una brezza tiepida lambisce gli alberi di ciliegio in fiore e le ragazze vestite col kimono tradizionale aspettano … aspettano che qualche cavaliere le corteggi omaggiandole di fior di loto ed in cambio loro si scoprono un po’ .. prima le gambe ( pelose ? ) poi il corpo ( grasso ?? ) in fine la faccia ( BRUFOLOSA ???? ) e’
proprio vero che l’apparenza inganna !!
Questa piccola premessa per dirvi che l’idea base del gioco e’
originalissima e divertentissima .
Igiocatori corteggiano queste ( belle ?? ) donnine viste di spalle giocando dalla mano una carta loto per vedere come veramente sono e non sempre si trova cio’ che ci si aspetta .
Quando su una ragazza le carte loto , che hanno anche un numero , raggiungono un certo valore chi ha messo l’ultima carta prende la ragazza nella sua interezza con i suoi pregi ( bonus ) e i suoi difetti ( malus ) .
Esistinono inoltre delle carte ‘gusto’ per cui se vi capita di apprezzare le ragazze brufolose o pelose qualsiasi ragazza che ha quelle caratteristiche anziche’ penalizzarvi vi premia.
Il gioco probabilmente ha bisogno di qualche ritocco sulle carte gusto e sul bilanciamento delle carte loto ma l’idea e’ veramente bella e va assolutamente sviluppata. ( Se hai bisogno di playtest chiedi e ti sara’
dato
E con questo passo e chiudo … se riusciamo stasera , abbiamo un impegno per cena , passiamo sul tardi al Caleidos giusto per salutare chi ci sara’
Ciao
Paolo Ruffo.