Quando un gioco brutto piace

Home Forum Pubblicare un gioco Quando un gioco brutto piace

  • Il topic è vuoto.
Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 33 totali)
  • Autore
    Post
  • #2662
    Karl
    Partecipante

    Volevo sottoporvi un mio dilemma.

    Ad alcuni giocatori piacciono dei giochi brutti e non riesco a spiegarmi il motivo. Un esempio è Quarriors, com'è possibile che a qualcuno piaccia questo gioco? Un'altro è Arkham Horror.

    Il primo Senza strategia, completamente guidato e senza l'eccitamento del gioco d'azzardo.
    Il secondo lo paragonerei al gioco dell'oca del 2000.

    Su cosa fanno leva giochi del genere?

    Il perché di questa domanda è semplice, ho fatto un gioco di dadi teoricamente migliore di Q, ma personalmente lo ritengo una boiata. I pochi playtester si sono espressi alla stessa maniera di Q, carino!.

    Illuminatemi.

    Qui solo Karl!

    www.facebook.com/planplay.it
    twitter.com/planplay
    www.bgplanplay.com

    #28870
    Matt
    Partecipante

    Perché i media hanno ancora la capacità di dirottare i nostri sentimenti laddove vogliono!
    Parlaci di questo gioco, fortunatamente idg raccoglie gente fuori dai canoni!

    #28871
    Karl
    Partecipante

    Purtroppo non credo sia solo una questione di media. Ho fatto solo 2 esempi ma ci sono decine e decine di giochi che anche se privi di supporto mediatico hanno avuto ed hanno un loro seguito. Giochi che non hanno proprio nulla di accattivante.

    C'è qualcuno qui che si diverte nel giocare ai 2 giochi precedentemente citati? Cosa vi spinge a farlo?

    Karl

    Qui solo Karl!

    www.facebook.com/planplay.it
    twitter.com/planplay
    www.bgplanplay.com

    #28872
    Anonimo
    Inattivo

    Ok allora rispondo io.
    Ho comprato quarriors, vedendo la scatola e chiedendomi: come fa a funzionare un gioco con tutti quei dadi?
    Scettico del gioco, ma anche abbastanza incuriosito di come ha fatto a diventare famoso, l'ho provato. Partita in 4, tutti nuovi a quel gioco, 1 anche ai giochi di deck building.
    Logicamente ha vinto l'ultimo, senza capire perchè.
    In genere mi incavolerei come una biscia, ma niente, ho voluto giocarci ancora e ancora.
    L'ho trovato frivolo, rilassante per il cervello, quanto basta. Diciamo una sfida al cercare di contenere la fortuna intrinseca nel gioco.

    Io sono un tipo da giochi non troppo impegnativi ma neanche troppo leggeri, i miei preferiti sono Alta tensione e Agricola, ma nonostante tutto, anche dei Filler del genere sono ben accetti.

    Perchè il tuo gioco di dadi è teoricamente migliore di Quarriors? su che base dici ciò? Logicamente ora sono curioso di provarlo :D

    #28873
    Marquito
    Partecipante

    Personalmente credo che i giochi vadano “tarati” su chi li giocherà.
    Se creiamo giochi per altri giocatori assidui, allora il gioco deve essere profondo, strategico, fortuna poca o addirittura assente, insomma un gioco con tutti gli attributi.

    Se il gioco deve andare ad un pubblico più vasto, o meno assiduo, allora deve avere altre caratteristiche, bell'impatto grafico, leggero (soprattutto il regolamento), rapido nelle dinamiche, fortuna presente (mediata o meno), strategia limitata e ben rintracciabile (non tutti amano azionare la mente mentre si gioca).
    I giocatori occasionali o semplicemente “appassionati ma non troppo” non possono stare più di un minuto in attesa che un avversario faccia la sua mossa, altrimenti cala l'attenzione e fine del divertimento.

    Chiaramente se uniamo le due cose creiamo una bestia e vi/mi auguro di realizzare un gioco simile, o più di uno.

    PS: la lista aggettivi è solo un esempio per altro non completo di un mio pensiero, nessuno si offenda o prenda a bibbia ciò che ho scritto qui sopra.

    #28875
    Anonimo
    Inattivo

    Esatto, è quello che penso anche io.
    Alla gente piace Risiko e Monopoly, 2 giochi molto più fortunosi di quarriors (per fare un esempio).
    E vogliamo parlare del gioco dell'oca?

    ad ognuno il suo :)

    #28877
    Marquito
    Partecipante

    Le case editrici devono per forza fare un discorso economico quando pubblicano, ovvero quanto pensano che un gioco può vendere e quanto gli costa produrlo. Comunque un gioco di qualità sarà sempre tenuto in considerazione, poi il fattore bello o brutto starà al pubblico deciderlo.

    #28881
    Karl
    Partecipante

    Le operazioni di marketing e case editrici vorrei isolarle dal discorso.

    Risico, Monopoli e il gioco dell'oca hanno un loro perché e non rientrano nella categoria dei giochi brutti; hanno fatto storia e probabilmente Risico rimane ancora un'ottima scelta per.

    @ alexxx1209
    Anch'io l'ho comprato per lo stesso motivo, ma essendo un “deck” building mi aspettavo qualcosa con delle scelte maggiormente significative e con un risultato delle proprie scelte evidente invece nulla di tutto questo. Inoltre, il regolamento non mi è sembrato così semplice da invogliare i casual gamers. Io ci ho giocato 3-4 volte e con diversi giocatori, anche loro incuriositi, e tutti siamo rimasti delusi; ora anche se è stato superato l'ostacolo del regolamento preferiamo altri Filler commercialmente meno fortunati.

    Ho una visione leggermente più chiara ora, ma vorrei approfondire qualcun'altro l'ha giocato? Cosa via dato/divertito? Stesso discorso per Arkham Horror.

    Sicuramente il mio gioco è commercialmente meno interessante (non vado a evidenziarne i motivi) ma: il turno dura 30 secondi, stesso livello di difficoltà ma con azioni significative, ha un fattore sorpresa, si lanciano più frequentemente i dadi. Ricordo che io lo reputo comunque una boiata di gioco come il pubblicato Q.

    Qui solo Karl!

    www.facebook.com/planplay.it
    twitter.com/planplay
    www.bgplanplay.com

    #28893
    Anonimo
    Inattivo

    Solo 2 piccole annotazioni:
    1. Quando dico che alla gente piace risiko e monopoly, intendevo che conosco persone che, anche conoscendo una marea di altri titoli, pensano che questi siano i migliori, e non per un fattore di tradizione. Io penso che monopoly sia una cosa superba, se contiamo che ha quasi 100 anni.

    2. Non puoi pubblicizzare così il tuo gioco e non farcelo vedere, sei cattivo :D

    #28895
    Karl
    Partecipante

    Non mi piace esser stroncato sul nascere, appena sarà una SEMI boiata vedrò di postare il regolamento. Dato che è per 2 giocatori e devo farlo diventare per 2-4 dammi un mese di tempo.

    Comunque sono arrivato al punto di ritenere Q un gioco per gamers con figli.

    Karl

    Qui solo Karl!

    www.facebook.com/planplay.it
    twitter.com/planplay
    www.bgplanplay.com

    #28897
    Mariov
    Partecipante

    Io molto semplicemente penso che a volte siamo noi ad avere gusti troppo raffinati :)

    A furia di giocare e playtestare con la mentalità da addetti ai lavori, abbiamo alzato molto l'asticella, ma là fuori è pieno di gente che si diverte con Dobble, Jungle Speed, Perudo, ma anche con Crack e Hotel.

    Continuate pure a concepire i giochi belli, ma se vedete che hanno successo anche quelli brutti, non vedetelo come un problema, anzi! :)

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #28901
    Schopfenhoffen
    Partecipante

    Penso che jungle speed e Perudo siano dei giochi molto ben riusciti.
    Offrono delle sensazioni molto piacevoli.
    Non offrono troppo controllo ne' strategia, imperiandosi su abilità e bluff.
    Il successo di un gioco dipende al pubblico cui si rivolge e da quanto (come e con che rapidità) raggiunge le sensazioni che l'esterno della scatola propone.
    Quarriors mi sembra un gioco per gli amanti dei dadi, dei pupazzetti, delle icone e dei collezionabili.
    Quando giochi riesci a pasticciare abbastanza e riesci a non rimanere troppo indietro in ogni caso.

    Non mi piace, ma raggiunge l'obiettivo che si prefissa!
    E tu che obiettivo ti prefissi?

    Inserire citazione a scelta

    #28905
    Plautus
    Partecipante

    Non dimentichiamo l'ambientazione… la roba di magia tira sempre un sacco.
    Vedi Lords of Waterdeep: una brutta, brutta copia di Caylus ma.. guarda un po'.. ci sono i guerrieri e i maghi
    (che poi sono cubetti..( !?)) e quindi ha fatto gridare al miracolo un sacco di gente. Mah…

    E poi ci sono i dadi. Altro fattore fondamentale.
    Monpoli: un giocatore tira i dadi e io guadagno soldi.
    Catan: un giocatore tira i dadi e io guadagno materie.
    Sarà un caso? E'divertente, ammettiamolo.

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

    #28912
    Karl
    Partecipante

    La componentistica e artwork hanno sicuramente la loro attrattiva; ma non tutti riescono ad emergere.

    Il dado TIRA più di un mazzo di carte! Sarà questo allora il mio motto.

    Lord of Waterdeep ha il suo perchè e non è legato all'ambientazione che sicuramente aiuta per il lancio di un nuovo gioco ma alla:

    1) varietà degli obiettivi
    2) più longevità
    3) interazione diretta

    Io lo considero migliore di Caylus e le motivazioni anche se discutibili ci sono; in Q è solo componentistica quindi a livello di esperienza di gioco non vedo nulla che possa portare un giocatore a giocarci più volte ed a consigliarlo ad amici. Per ora come scritto nel precedente post lo reputo un gioco family per gamers e i loro figli. Concordo cmq con Schopfenhoffen sul: amanti dei dadi, dei pupazzetti, delle icone e dei collezionabili.

    L'obiettivo era proprio quello di fare un gioco migliore di Quarriors (senza building), avevo in mente un gioco del genere da 3 anni e la mia pigrizzia mi ha portato a lasciare l'idea iniziale tra le nuvole; quando ho provato Q mi son detto: <> quindi mi son detto: <> ora il gioco base è pronto però non credo, anche più funzionale, un giocatore preferisca il mio di gioco a Quarriors. Ora vado a farmi una lista delle motivazioni per vedere se devo posso migliorarlo.

    Grazie a tutti per gli interventi.
    Karl

    Qui solo Karl!

    www.facebook.com/planplay.it
    twitter.com/planplay
    www.bgplanplay.com

    #28914
    Nebyn
    Partecipante

    Ho come l'impressione che il grosso dilemma del settore dei giochi tedeschi (che lo mantiene difficilmente esportabile alle masse) sia legato al fatto che, soprattutto in questa sede, si cerchi la “perfezione” ludica seguendo un modello “sportivo” piuttosto che, passatemi il termine, “artistico”: un buon gioco deve essere estremamente bilanciato, non deve presentare troppa fortuna, deve possedere elementi che rendano l'esperienza trasportabile in un torneo. In più, il gioco deve essere tarato per evitare che ci sia uno squilibrio fra giocatore competitivo e non (Catan non va bene perché l'interazione diretta può distorcere il gioco e sfavorire il giocatore più attento alla strategia, Dixit non va bene perché il giocatore meno dotato di inventiva snatura la dinamica, e poi bisogna evitare kingmaking, bash the leader, etc.).
    Il gioco tedesco è un laboratorio di “concetti” ludici, spogliato però di altri elementi che ritengo indispensabili nel gioco in senso lato (l'ambientazione, l'interazione, l'interpretazione, etc.). Quindi, si loda un gioco come Dominion per il “deck-building” e per tutte le strategie statistico/matematiche connesse, e il fatto che l'esperienza ludica sia estremamente solitaria e un filo glaciale passa in secondo piano, ci si preoccupa piuttosto che le espansioni siano bilanciate. E' una forma di virtuosismo di design che è utile per la crescita di questa forma creativa, ma che rimane un po' fine a sè stessa. Per me, Dixit e Catan danno, per motivi diversi, maggiore spazio ad esperienze emotive che esulano dal gioco stesso, e quindi un numero di emozioni più ampio rispetto alla semplice “gratificazione da buona giocata”.
    Sempre tornando al mio caro paragone musicale, Steve Vai sarà pure un ottimo chitarrista, ma io preferisco gli “scarsi” Beatles :)

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 33 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.