hokusai

Risposte nei forum create

Stai visualizzando 5 post - dal 1 a 5 (di 5 totali)
  • Autore
    Post
  • #4848
    hokusai
    Partecipante

    Ciao Kynoppy,
    certo usare le ricariche telefoniche richiede un po’ di tempo per recuperarle, però si può provare a chiedere a qualche negozio di telefonia, magari possono dare una mano alla raccolta…

    Per quanto riguarda la stampa laser colore, in genere c’è sempre una dominante magenta che tende a dare un colore violaceo alle stampe. L’ottimale, avendo tutto calibrato, sarebbe usare il profilo colore della macchina da stampa del service oppure verificare sul monitor del servoce stesso (che DOVREBBE essere calibrato a dovere) la resa dei colori.

    #4847
    hokusai
    Partecipante

    Ciao,
    rispondo da editore. Premesso che se il gioco vale la candela si può anche chiudere un’occhio sugli “standard”, in genere è bene seguirli, quindi:

    * per le carte (fonte: Carta Mundi) la fustella standard è da 56 carte, per le dimensioni delle carte devo rileggere l’ultimo preventivo ricevuto per i nostri prossimi due giochi (il formato standard è di circa 55×87 mm, quello “poker” usato spesso per le carte collezionabili è circa 65×87)

    * per le pedine l’importante è cercare di usare prodotti standard, specialmente per una prima tiratura. Quindi è meglio ideare il gioco pensando di giocarlo con pedine il legno piuttosto che basare il gioco su fantastiche miniature che difficilmente saranno realizzate…

    #4798
    hokusai
    Partecipante

    Secondo me dipende da cosa vogliamo farne del gioco che stiamo studiando: se puntiamo all’autoproduzione abbiamo sicuramente meno vincoli, se lo vogliamo proporre ad un editore anche l’originalità delle regole conta, non solo quella dell’ambientazione (e viceversa).

    E’ ovvio che un gioco da tavolo avrà una certa meccanica che si può ritrovare in altri giochi, o che può derivare da altri giochi, così come è ovvio che l’argomento/ambientazione possa essere simile. Si ha però a disposizione tutta una gamma di varianti e sfumature pressoché infinita. Certo il gioco con un tema ed una meccanica originali sono sicuramente più interessanti ed ambiti per un editore (e qui sono “di perte”).

    Al’inizio è necessario guardarsi intorno, capire perché certi giochi hanno avuto un così grande successo ed altri no, comprendere i difetti ed i pregi di quello che esiste, cercando di variarlo e possibilmente migliorarlo con delle home rules, capire i modelli matematici e statistici che stanno dietro ai giochi (es. distribuzione degli eventi in un card game), provare, buttare giù tanti prototipi e verificare che “funzionino”.
    Come in tutte le cose c’è molto lavoro dietro ad un gioco (specialmente ad un gioco di successo), e tanto tanto studio…
    E sicuramente il condividere le proprie esperienze può aiutare tutti quanti :-)

    Sergio – Hokusai
    Rose & Poison

    #4797
    hokusai
    Partecipante

    Ciao a tutti!

    Innanzitutto le presentazioni: mi chiamo Sergio Giovannini e sono l’art director di Rose & Poison (titolo auto-assegnatomi in quanto mi occupo della produzione e grafica delle nostre pubblicazioni). Quindi non-proprio e non-del-tutto autore di giochi, non-proprio in quanto mi trovo “dall’altra parte della barricata”, quella dei produttori/editori, non-del-tutto in quanto abbiamo in cantiere un paio di giochi da tavolo sviluppati da Giacomo Sottocasa e me.

    Ho ricevuto la segnalazione di questo sito/community da parte di Andrea Angiolino e non potevo non farne parte :-)

    Entrando nel vivo, spero che questo progetto cresca come si deve, e che da questo possa nascere anche qualcosa di simile alla SAZ tedesca, l’associazione di autori di giochi.

    Sergio – Hokusai
    Rose & Poison

    #4796
    hokusai
    Partecipante

    ilSilvano wrote:

    CARTE
    se il vostro gioco ha delle carte, il primo consiglio spassionato è… usate il computer! Createvi una griglia di nove carte stampabili in una pagina A4. Meglio usare le dimensioni delle carte di Magic, o di altri giochi molto diffusi.

    Alternativa interessante sono i cartoncini prefustellati per biglietti da visita: sono un po’ più costosi di un normale cartoncino A4 (consiglio grammature di 250 grammi o 300 se la stampante le accetta), ma il vantaggio è che hanno gli angoli arrotondati come le carte vere. Ed in genere sono tagliati per avere 10 carte ogni foglio A4.

    Oppure etichette adesive da attaccare sulle ricariche del cellulare, che sono di plastica piuttosto rigida e con gli angoli arrotondati.

    Alternativa un pochino più costosa (ma neanche troppo) è far stampare le proprie carte da un service che fa stampa laser colore: un A4 viene circa 1 Euro (in una città medio-grande) su cartoncino da 270-300 grammi, i colori sono molto più vivaci della stampa inkjet su cartoncino non patinato e la durata è sicuramente maggiore. Occhio però alla dominante magenta che le stampanti laser introducono in fase di stampa.
    Per i nostri prototipi noi facciamo sempre stampe su laser colore e cartoncino bianco patinato o leggermente avorio (per correggere un po’ la dominante).

    Sergio – Hokusai
    Rose & Poison

Stai visualizzando 5 post - dal 1 a 5 (di 5 totali)