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Per tornare nel topic (molto stimolante tra l'altro), in che categoria mettereste voi i giochi dove è presente il bluff?
Domanda interessante. Premesso che per bluff si intende la presenza di informazioni nascoste e/o di scelte simultanee (e non semplicemente la possibilità di “far credere all'altro ciò che non si ha”) direi che il bluff assomiglia a una componente aleatoria.
Infatti, confrontiamolo con altri due meccanismi aleatori tipici:
se tiro un dado non posso sapere che che numero uscirà (ma posso fare un calcolo di probabilità). Stessa cosa se pesco una carta da un mazzo. Idem in presenza di scelte simultanee o nascoste (qui a volte si ha la possibiltà di intuire o calcolare probabilisticamente ciò che sceglierà l'avversario).
Dunque potremmo considerare il bluff un meccanismo aleatorio simile a dadi e pesca di carte.
Tuttavia a differenza di questi ultimi il bluff non è mai usato come meccanismo di “limitazione delle scelte” (e non vedo proprio in che senso potrebbe mai esserlo…).
A una prima riflessione mi sembrava che col bluff fosse possibile solo una dinamica di “gestione del rischio” e non una di di “influenza sul risultato”. Infatti mentre il risultato di un lancio di dadi o di una pesca di carte è influenzabile in modo diretto (es. modificatori al tiro, pesca di più carte e scelta di alcune tra queste) nel caso del bluff non posso modificare direttamente la scelta del mio avversario.
Poi però riflettendoci ho visto che non è necessariamente così: es. l'avversario mi attacca con una carta scelta segretamente ma io posso difendermi giocando una carta di valore più alto. Oppure posso disporre di qualcosa che modifica o annulla il suo attacco.
Direi proprio di si, il bluff è a tutti gli effetti una componente aleatoria e come tale va gestita con delle meccaniche opportune in modo che il gioco non diventi troppo casuale e incontrollabile.
Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!