quante volte devono essere mischiate le carte in una partita? dipende anche da questa frequenza. se il disagio fosse solo in fase di setup si può superare. se ogni 5 minuti devo faticare a mescolare un mazzo troppo grosso per delle mani medie allora l’esperienza di gioco potrebbe risentirne
ehh a oggi la vedo dura. i forum non sono più il media utilizzato. puoi sempre controllare regolarmente il sito di ideag e partecipare agli incontri dal vivo e ottenere da li i contatti diretti con altri autori
Ciao, nel caso di un kickstarter ci sono diversi aspetti da considerare, come per esempio la mole di lavoro da svolgere per la progettazione di stretch goal, il peso della tua firma sul gioco, etc
Il primo consiglio che ti darei è quindi di rivolgerti direttamente ad autori che hanno pubblicato con editori che si sono avvalsi di KS e vedere come loro si sono regolati e farti poi due conti.
Per quanto discusso in passato cmq ti anticipo che si balla tra il 2 e il 3%
può essere che tu abbia bisogno di un’ulteriore valuta da spendere o guadagnare per bilanciare queste carte.
per risolvere questi problemi intrinsechi di molti di giochi può cercare un pattern adatto sul libro di Walter Nuccio: La progettazione dei giochi da tavolo: Strumenti, tecniche e design pattern
puoi anche proporre il problema ad autori più esperti, partecipare agli eventi in cui playtestiamo i nostri giochi o provare il prototipo in versione digitale su Tabletop Simulator con altri autori
ciao, gli eventi che organizziamo in genere non servono a dare visibilità a un prototipo, ma a testarlo, ricevere consigli e se possibile mostrarlo a editori interessati.
non abbiamo ancora informazioni riguardo cosa organizzeremo per Play, resta collegato ai nostri canali social
Ciao Marco, partirei dall’assunto che su questo sito di norma sconsigliamo fortemente di lanciarsi in una campagna kickstarter e al contrario suggeriamo di seguire la via dell’editoria tradizionale. Non siamo in grado di darti consigli sicuri su un argomento delicato (parliamo di migliaia, decine di migliaia di euro, o anche più) come questo. Oltretutto la concorrenza dei grandi marchi (anche loro spesso in difficoltà) è spietata e la volatilità di tutti i prezzi è altissima.
Fare l’autore di giochi e fare l’editore sono due lavori completamente diversi che richiedono competenze che oggi una sola persona difficilmente può avere. Chi cmq decide di lanciarsi si affida a professionisti del settore in grado di gestire una campagna nelle varie sfaccettature.
Esistono gruppi su FB che trattano specificamente di crowdfunding per i giochi da tavolo e di ruolo, ma anche in questo caso mi sento di consigliarti di prestare molta attenzione a chi o cosa ascolti… di leoni da tastiera, quando si parla di soldi degli altri, ce ne sono a pacchi.
In ultimo ti suggerisco di leggere questo articolo e di cercare l’esperienza dell’autore di Massilia, che ha autoprodotto un gioco tirandosi addosso un sacco di problemi.
Ultima nota, giusto per portarti delle esperienze, un autore pluriedito poco tempo fa mi diceva che essendo il suo lavoro principale tiene il conto di quante ore dedica al design di ogni singolo gioco… per un eurogame medio mi diceva 600 ore… sicuro che da autore esordiente 100 siano sufficienti? L’hai testato con un pubblico ampio? Giocatori, associazioni, eventi come IDEAG, etc
Fai un salto sul nostro gruppo FB e parlaci del tuo gioco, magari ti farai un’idea più chiara di come funziona questo mercato e potresti provare la strada dell’editoria tradizionale
ciao, con un po’ di esperienza nel mondo dei giochi ti renderesti conto che due o più autori, sottoposti alle stesse influenze mainstream possono realizzare giochi con lo stesso tema e magari anche simili nelle meccaniche.
se lo decliniamo per un’espansione fan made di un gioco esistente la cosa si fa ancora più probabile. avete giocato lo stesso gioco e ci avete visto la stessa possibilità di miglioramento… può capitare