littlee

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  • #20881
    littlee
    Partecipante

    Diciamo che il collezionabile implica il fatto che ci sia un storia più o meno sensata dietro. Probabilmente è molto più facile creare storie che prevedono combattimenti e scontri piuttosto che la costruzione di un villaggio o una gara di mangia cocomere.

    Comunque l'idea di fare un collezionabile dove non si parla solo di punti ferita o asce da guerra è molto interessante.

    www.cartebomba.blogspot.com

    #20740
    littlee
    Partecipante

    Non sono d'accordo. E' vero che la promozione è molto importante, ma non credo che qualsiasi gioco sia adatto per crearci attorno un mondo fatto di migliaia di giocatori.
    Ci provano tutti ma le espansioni di qualsiasi gioco da tavolo – fatte per evolvere il gioco e farlo crescere nel mercato – non hanno niente a che vedere con il sistema di rinnovamento di magic.

    E poi con i sistemi di comunicazione di oggi non credo che un gioco veramente valido possa venire accantonato solo perché dall'altra parte c'è magic. Tant'è vero che ormai si fanno tornei con qualsiasi cosa (Bang, Citadel ….). Se Magic è quello che è lo deve al fatto che funziona sia come gioco passatempo che come gioco da mercato, gli altri stanno crescendo ma hanno bisogno di anni e anni di pratica e di errori. Se poi mi dici che magic fa cagare perché ci vogliono un sacco di soldi hai pienamente ragione (io ho smesso proprio per questo), se mi dici che la storia del collezionabile forma un monopolio hai ancora di più ragione, del resto gli stand di magic sono sempre pieni, lo stesso non si può dire per gli altri.
    Vuoi che sia tutta colpa di un brevetto fatto vent'anni fa?

    www.cartebomba.blogspot.com

    #20730
    littlee
    Partecipante

    Ma è proprio questo il punto, lasciamo stare per un attimo la giocabilità, Magic non è solo la carta con l'immagine e le caratteristiche; è tutto quello che ci sta dietro, è un giro talmente grosso che chi ci entra non gioca semplicemente con delle carte. Esibire le proprie carte o fare gli sborroni su questa o quella mossa soprattutto al di fuori di una partita fa parte del gioco stesso. Altri giochi che hanno questo effetto io non ne conosco.
    Magic è un gran gioco perché i giocatori – dopo molti anni – sono diventati parte del gioco stesso. E la Wizard fa crescere il proprio gioco che non sono solo le carte, ma sono anche i giocatori che ci giocano.
    Conoscete altri giochi che possono usare una filosofia simile?

    www.cartebomba.blogspot.com

    #20709
    littlee
    Partecipante

    Magari fosse solo un questione di ambientazioni.
    La verità secondo me è che magic, senza nulla togliere al resto, è veramente fatto bene. Non conosco nessun altro gioco così tremendamente perfetto: è vero che le immagini sono belle e la storia prende, ma che funziona in magic è sistema con cui il gioco si evolve. Tornei solo con carte nuove, abilità sempre più strane e combo sempre più nascoste (carte strane si, ma non più potenti). Magic non è solo un gioco di carte collezionabili, forse è un gioco “vivo” che continua ad evolversi senza però sputtanarsi – le carte sono sempre più strane ma mai più forti, salvo qualche errore.
    Detto questo, per surclassare magic non basta creare un gioco di carte più bello – già difficile perché con le carte più di tot cose non ci fai –  bisogna inventare un sistema che ti permetta di “tenerlo in vita” pressoché per l'eternità. Comunque tutto questo non è impossibile, qualche idea esiste già sul mercato ma secondo me siamo ancora lontanissimi.

    www.cartebomba.blogspot.com

    #18677
    littlee
    Partecipante

    Io, salvo imprevisti di lavoro, ci sarò al sabato fino alle 16.00 più o meno.

    www.cartebomba.blogspot.com

    #18618
    littlee
    Partecipante

    Proiettare una plancia non ha senso. Sia per la fattibilità che per i costi (se proprio si vuole una plancia più grande con pochi euro si possono stampare anche fogli di 1 m x 1 m).

    costa … ma i giochi con questo sistema costerebbero meno e diminuirebbe il fattore scappellum (di cui si parlava in un altro post):
    Userò sempre lo stesso touch screen per tutti i giochi e le scatole sarebbero più piccole ed economiche!
    In pratica sarebbe il parallelo dell'evoluzione “libro -> ebook” per i boardgames.
    (senza pensare ad altre complicazioni di plance dinamiche/attive e componenti intelligenti)

    Aspettiamo Surface oppure il nuovo iPad-ellone (il modello da 30 pollici) :-)

    E' proprio il ragionamento che ho fatto io.
    E rimango fermo sul fatto che touch screen e Einstein-monitor rovinano il piacere di perdere dadi e pedine per casa (scherzi a parte questa cosa la penso davvero).

    www.cartebomba.blogspot.com

    #18571
    littlee
    Partecipante

    A me l'idea del touch screen applicata ai giochi non piace nemmeno un po'. Mi da quel che di finto che mi fa passare la “passione”, io le pedine e le carte le voglio toccare.

    Comunque penso che si è ormai arrivati alla conclusione del topic. Proiettare una plancia non ha senso. Sia per la fattibilità che per i costi (se proprio si vuole una plancia più grande con pochi euro si possono stampare anche fogli di 1 m x 1 m).

    Paolo

    www.cartebomba.blogspot.com

    #18543
    littlee
    Partecipante

    Diciamo che è sia per chiaccherare che per ideare…
    Non vi piacerebbe avere una plancia grossa come un tavolo da salotto, che inoltre cambia e si trasforma nel gioco che vuoi?
    Una pura questione di comodità, se un gruppo di amici gioca solitamente con una decina di giochi (con plancia), con un tabellone virtuale non sono più necessarie 10 scatole enormi ma di fatto vuote, ne basta una con dentro tutto quello che serve (carte e pedine varie).

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    #18532
    littlee
    Partecipante

    Microsoft surface è un touch-screen, e ovviamente è carissimo.
    Io pensavo a una cosa più casalinga ed economica, visto che di la si parlava di print and play.
    Non è necessario che sia touch-screen…anzi..

    www.cartebomba.blogspot.com

    #18513
    littlee
    Partecipante

    Anche io voglio andare in OT..
    Vasquas penso che tu sia pratico di queste cose, secondo te è possibile usare come plancia di gioco direttamente uno schermo da computer messo in orizzontale?

    Paolo

    www.cartebomba.blogspot.com

    #18511
    littlee
    Partecipante

    Il discorso del passaggio dalla casa editrice per la pubblicazione sta in piedi.
    Il problema dei PDF è che difficilmente sai con certezza cosa compri, cosa totalmente diversa per giochi di carne ed ossa che puoi provare alle fiere o che comunque sono molto più pubblicizzati e molto più visibili su internet.
    Ma il problema è proprio questo, la domanda da porsi non è tanto  – compreresti in PDF? – ma è – compreresti un gioco di cui non sai nulla, di cui non hai visto il tabellone e del quale non hai mai visto una partita? –
    Se poi ci aggiungi il fatto che il giocatore medio non è quello che prova 16 giochi diversi alla settimana anche se li dovesse disegnare a mano, ma è quello che gioca con gli amici ogni tanto e non vuole assolutamente nient'altro che una bella plancia lucida da poterci rovesciare sopra il caffè (se hai plance infinite, sporcarla prima della partita rende il gioco quasi inumano, fuori dalla portata della gente comune) e un ricco numero di pezzi colorati.

    Detto questo, non sono contrario al PDF per principio. Semplicemente non compro un gioco a scatola chiusa, nemmeno a 2 euro.

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    #18419
    littlee
    Partecipante

    Io una curiosata al Play di Modena la dovrei dare.
    Non son un grande playtester (poca esperienza) e sarò quasi sicuramente da solo. Ma se pensi che ti posso aiutare non ci sono problemi.

    Paolo

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    #18322
    littlee
    Partecipante

    Ma se una meccanica è azzeccatissima per un “tema” (ecco la parola che mancava) non vuol dire che tutte le meccaniche devono rimanere chiuse all'interno di alcuni giochi piuttosto che altri.
    Anche conquistare zone della plancia di risiko è una meccanica perfetta per questo gioco. Ma rimane sempre una meccanica (una formula se preferiamo) e senza la plancia e le armate non renderebbe così tanto l'idea di guerra mondiale.

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    #18320
    littlee
    Partecipante

    Le meccaniche non rendono un ambientazione.
    Pesca e scarta, tirare un dado, conquistare zone della plancia, non sono termini che danno l'idea dell'ambientazione.

    Anche il regolamento è una cosa diversa dall'ambientazione (e dalla storia rappresentata in un gioco). Dopo che li puoi unire o mescolare è un altro discorso.
    Ad esempio, nei regolamenti si usano parole e nomi che nascono direttamente dalla storia, ma per pura semplicità e immediatezza nella comprensione.
    Es. in Carcassonne le pedine colorate vengono chiamate in vari modi (che adesso non ricordo), ma oltre a essere più bello, è anche molto pratico che continuare a ripetere: la pedina grande, la pedina piccola, la pedina a forma di maiale, la pedina …… Anche se ciò non cambia assolutamente niente nella funzionalità del gioco

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    #18252
    littlee
    Partecipante

    Si ho capito… Errore mio di mala-comprensione del topic.

    Comunque io personalmente non leggerei neanche mezza riga di introduzione in nessun gioco del mondo perché non è quello che cerco (a meno che l'introduzione non faccia parte del regolamento), ma questa è una personalissima opinione.

    Per tornare a noi, che parole bisogna usare per distinguere i due tipi di “ambientazione”?

    Paolo

    www.cartebomba.blogspot.com

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